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Pubblicate le ultime parole strazianti delle vittime dell'11 settembre

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Pubblicate le ultime parole strazianti delle vittime dell'11 settembre
WASHINGTON - "Ci sono corpi che cadono dal cielo! Aiuto!" Le ultime parole delle vittime degli attentati contro le Torri gemelle l´11 settembre 2001 sono strazianti. La Port Authority, l´autorità aeroportuale di New York che era...

WASHINGTON - "Ci sono corpi che cadono dal cielo! Aiuto!" Le ultime parole delle vittime degli attentati contro le Torri gemelle l´11 settembre 2001 sono strazianti.

La Port Authority, l´autorità aeroportuale di New York che era proprietaria del World Trade Center e, come tale, responsabile della sicurezza dei grattacieli, ha diffuso ieri sera 2.000 pagine di trascrizioni delle telefonate e delle comunicazioni radio fatte nei momenti fatali tra lo schianto degli aerei dirottati e il crollo delle Torri.

Alcuni con calma, altri con disperazione, i dipendenti della Port Authority hanno cercato di mettersi in comunicazione con il comando per sapere le ultime notizie e per chiedere istruzioni. La parola d´ordine dei centralinisti era sempre la stessa: "Resti dove si trova". Una voce maschile che chiamava dal 92/o piano ha chiesto all´operatore: "Scendiamo o no?". L´agente gli rispose: "Aspetterei di ricevere altre indicazioni". Nessuno tra coloro che si trovavano nei piani più alti del World Trade Center è sopravvissuto all´attentato.

Nei nastri delle trasmissioni radio sono state identificate con chiarezza le voci di almeno 36 persone, alcune tuttora in vita ma nella maggior parte di gente che non è uscita viva dal crollo delle Torri Gemelle. Le famiglie dei morti sono indignate: "È una decisione moralmente sbagliata aver messo a disposizione dei media le trascrizioni prima che i familiari abbiano avuto il tempo di leggerle", ha protestato Gus Danese, presidente dell´ associazione degli ex poliziotti di Port Authority.

L´ingiunzione a diffondere i nastri è stata fatta alla Port Authority da un giudice del New Jersey venerdì scorso, accogliendo la tesi del New York Times in favore della pubblicazione. Martedì l´ente ha deciso di non ricorrere in appello ma ha invitato i media ad esercitare autocontrollo nella diffusione dei testi. Tra le vittime identificate nei nastri, o le cui voci sono state riconosciute da parenti e conoscenti, ci sono tra gli altri 19 poliziotti di Port Authority e 14 civili impiegati dalla stessa agenzia. Uno di questi è il sergente Robert Kaulfers, il cui drammatico ´Mayday´ precede di pochi secondi il crollo della Torre Sud sotto le cui macerie è rimasto ucciso.

Un´altra voce appartiene all´agente David Lin, che si era arrampicato su una delle torri in fiamme e rimase intrappolato per ore prima del crollo: nel nastro lo si sente chiedere a qualcuno di salvare il suo cane annusa-esplosivi Sirius che era rimasto nel sottosuolo. Lin è sopravvissuto, ma non il suo cane.

Laurie Tietjin, che ha perso il fratello nell´attacco, aveva paura di scoprire qualcosa nei nastri che non voleva sapere. La lettura delle trascrizioni per lei è risultata "più brutta del mio peggiore incubo". Ma per altri le rivelazioni nelle trascrizioni sono state preziose, se non confortanti. Come ha detto un portavoce della Port Authority: "Abbiamo ora la prova del grande eroismo e della grande professionalità mostrati da nostri dipendenti in un giorno di orrore".



ATS

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