Cerca e trova immobili
COVER BOY

Richard Chamberlain ammette: "È vero sono gay"

Richard Chamberlain
Richard Chamberlain ammette: "È vero sono gay"
''Finalmente posso confessare la mia omossessualita'. Non ho piu' paura. Vivo da anni con il mio compagno Martin. Questa esistenza mi piace, sono fiero della mia relazione e soprattutto di me stesso''. Dal suo 'buen retiro' di Honolulu nella Haw...
''Finalmente posso confessare la mia omossessualita'. Non ho piu' paura. Vivo da anni con il mio compagno Martin. Questa esistenza mi piace, sono fiero della mia relazione e soprattutto di me stesso''. Dal suo 'buen retiro' di Honolulu nella Hawaii Richard Chamberlain, 68 anni, confessa la sua omossessualita'. L'attore, che fece perdere la testa a milioni di donne vestendo i panni dell'affascinante padre Ralph nella serie televisiva ''Uccelli di Rovo'', ha deciso di squarciare il velo dietro il quale si nascondeva da tempo. ''La mia diversita'? Qualcosa di cui vergognarsi, proibita -ha aggiunto l'attore, in una intervista che domenica prossima sara' trasmessa sulla rete televisiva americana NBC- mi odiavo con tutte le mie forze, temevo la mia omossessualita'. Ma le cose oggi sono cambiate. Non temo piu' nulla'', ha concluso l'attore che ha appena finito di scrivere le sue 'memorie' 'Shattered love' ('Amori spezzati'), in uscita martedi' prossimo negli Stati Uniti. Richard Chamberlain aveva cominciato la sua carriera in tv, intorno agli anni '60, con il 'Doctor Kildare' nel ruolo di un affascinante e carismatico medico. Seguirono 'La torre infernale' e poi 'Shogun', sino al successo planetario di 'Uccelli di rovo'.

ADNKRONOS
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE