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Guerra tra Baudo e Sgarbi per colpa di un trans

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Guerra tra Baudo e Sgarbi per colpa di un trans
Tra due "primedonne" della tv italiana nasce una lite per colpa di un trans. Motivo della diatriba tra Vittorio Sgarbi e Pippo Baudo è infatti Cristina Bagutti, un transessuale, che il critico d'arte vorrebbe portare al Dopofestival, trasmi...

Tra due "primedonne" della tv italiana nasce una lite per colpa di un trans. Motivo della diatriba tra Vittorio Sgarbi e Pippo Baudo è infatti Cristina Bagutti, un transessuale, che il critico d'arte vorrebbe portare al Dopofestival, trasmissione post festivaliera che avrebbe dovuto condurre Sgarbi. La decisione è stata però subito ostacolata dal religiosissimo Baudo.
''Se al Dopofestival non ci sara' Cristina Bugatti non ci saro' neanche io'', dice Vittorio Sgarbi. ''Ce ne faremo una ragione -risponde Pippo Baudo - ci sono tanti lutti nelle famiglie''.

''Conta quello che uno ha nella testa, non quello che ha fra le gambe'', dice Sgarbi, il quale dichiara di essere appoggiato dal direttore generale Agostino Sacca'. Ma Baudo non ci sta e ribatte: ''Il direttore generale ha potere assoluto, ma a quel punto decido io se esserci o meno. Ho la direzione artistica del festival - insiste Baudo - e se non ritengo motivata la ragione per cui e' utile e produttivo che questa signora partecipi al Dopofestival, ho il diritto di criticarne l'utilizzazione''.

Baudo risponde anche alle accuse di omofobia mossegli da Sgarbi: ''Non sono affatto omofobico: anzi, penso che tentare lo scoop sensazionalistico con un ospite trans non voglia dire rispettarlo, ma sfruttarlo''. In difesa di Sgarbi scende in campo l'on. Franco Grillini, che annuncia che se il veto non verra' ritirato presentera' una interrogazione al ministro Gasparri. E poi si rende disponibile ad andare a Sanremo per una eventuale contestazione del Festival, ''cosi' come abbiamo fatto due anni fa per protestare contro la presenza dell'omofobo Eminem'', aggiunge.
Anche Vladimir Luxuria, nota drag-queen e tra gli organizzatori del Gay Pride di Roma, interviene dicendo che ''la discriminazione e' la peggiore forma di volgarita'''. E aggiunge: ''In quest'epoca in cui i parrucchini la fanno da padrone e si rifiutano le parrucche, noi ci arrendiamo e lasciamo invece la tv alla sua alta programmazione culturale di giochi a premi, trionfi di glutei e linguaggi scurrili''. Ma e' scontro anche sulla presenza al Dopofestival di Francesco Cossiga: Sgarbi lo ha gia' invitato annunciando che l'ex Presidente della Repubblica interverra' in collegamento da Cap Ferrat. ''L'idea che un ex Capo dello Stato intervenga in smoking bianco dalla villa di Cap Ferrat per commentare il festival - dice pero' Baudo - mi sembra molto forte per una manifestazione ludica come il festival. E lo dico proprio perche' ho grande rispetto per le istituzioni''.
 

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