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LIFE STYLE: Ticino Gigolò

La polizia cantonale ne ha contati circa una ventina. I gigolò, ragazzi belli e aitanti, che si fanno pagare in cambio di prestazioni sessuali esistono anche in Ticino. Si nascondono dietro annunci dei giornali, o nei motori di ricerca di Internet. Intervista a un gigolò di Lugano.
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LIFE STYLE: Ticino Gigolò
La polizia cantonale ne ha contati circa una ventina. I gigolò, ragazzi belli e aitanti, che si fanno pagare in cambio di prestazioni sessuali esistono anche in Ticino. Si nascondono dietro annunci dei giornali, o nei motori di ricerca di Internet. Intervista a un gigolò di Lugano.
Esistono anche in Ticino. La polizia cantonale durante l’ultimo monitoraggio di circa un mese fa ne ha contati circa un ventina. Una volta era possibile trovare i loro annunci solo su riviste specializzate, oggi le inserzioni di raga...
Esistono anche in Ticino. La polizia cantonale durante l’ultimo monitoraggio di circa un mese fa ne ha contati circa un ventina. Una volta era possibile trovare i loro annunci solo su riviste specializzate, oggi le inserzioni di ragazzi che regalano rapporti sessuali in cambio di soldi compaiono anche sui alcuni quotidiani, sul Cerca e trova, su L’erba voglio, e soprattutto su Internet. Molti di loro si nascondono dietro il più generico termine di “accompagnatori”, altri - più esplicitamente- dichiarano di donare emozioni forti in cambio di generosità economica. In realtà sono i gigolò, ed esattamente come le loro colleghe, quelle che si autodefiniscono hostess o accompagnatrici di lusso, mettono a disposizione il loro corpo in cambio di soldi. La prostituzione maschile non è sicuramente un problema recente , in realtà è sempre esistito, ma negli ultimi anni sembra aver assistito a un vero e proprio boom. Basta dare uno sguardo agli annunci sulle riviste italiane, oppure sulla rubrica di inserzioni www.secondamano.ch. In Ticino il fenomeno ha una portata minore rispetto alla vicina penisola.
“Ne abbiamo contati circa una ventina
– ci ha dichiarato Alfredo Bazzocco della polizia cantonale che si è occupato del monitoraggio della prostituzione in Ticino-
attraverso le nostre ricerche su Internet e sulle riviste. È un fenomeno che non desta particolare preoccupazione dato che non procura grosse difficoltà di ordine pubblico, come invece accade per la prostituzione femminile che riguarda cifre ben più alte (600 secondo l’ultimo monitoraggio) e per la prostituzione dei transessuali (questi ultimi sono circa 70), che è un fenomeno diverso e non da confondere con quello dei gigolò”.

Mentre i transesuali arrivano soprattutto dal Brasile o da altri Stati del sud America e i gigolò sono soprattutto ticinesi o ragazzi stranieri nati in Ticino. Non parlano volentieri, preferiscono il silenzio, ma tra quelli contattati ce n’è stato uno che ha voluto raccontare la sua esperienza. Dice di chiamarsi Paolo, di avere 29 anni e di vivere a Lugano.

Come hai iniziato ad essere un gigolò?
"Premetto che la mia attuale professione è quello di impiegato. In passato però ero iscritto presso una agenzia milanese di ragazzi immagini. Ballavo in discoteca, soprattutto nel Nord Italia. Spesso capitava che in questa agenzia il manager ci chiedeva se eravamo disposti anche a fare gli accompagnatori per donne sole. Chi se la sentiva accettava, chi invece non voleva non veniva assolutamente obbligato. Io ho detto di sì, soprattutto perché mi incuriosiva vedere che tipo di donna cercava questo tipo di compagnia".

Cosa facevi esattamente?
L’attività era piuttosto varia. Alcune clienti mi chiamavano solo per essere accompagnate ad una cerimonia dato che erano sole. C’è stata ad esempio una signora dello spettacolo, di cui non faccio il nome, che non essendo fidanzata non aveva nessun accompagnatore per andare ad un party, e allora si è rivolta presso l’agenzia milanese per avere un accompagnatore. Una donna dello spettacolo non ci fa bella figura se va ad una festa completamente sola. Sono stato scelto io, e per tutta la serata sono stato al fianco di questa vip. Terminata la festa l’ho accompagnata a casa e non è successo più nulla. Altre clienti si rivolgevano solo per fini sessuali. Si usciva insieme e se si creava il giusto feeling si continuava la serata in intimità".

Tutto ciò immagino che aveva un prezzo...
"Si guadagnava bene. Si partiva dalle 500.000 lire per svolgere la semplice attività di accompagnatore fino ad arrivare a un milione e oltre per tutto il resto. Qualcuna alla fine si innamorava e faceva anche regali molto costosi".

Ad esempio?
"Il regalo più costoso che ho ricevuto è stato una moto. Quando si esce insieme – in questi casi -è sempre la cliente che paga. Si va negli hotel più esclusivi, e si frequentano luoghi molto costosi".

Ma che tipo di clienti avevi?
"Donne tra i 30 e i 50 anni, molto ricche e profondamente insoddisfatte da mariti vecchi con i quali non riuscivano più a divertirsi. Erano obbligate a stare insieme per motivi sociali o economici".

Oggi non fai più parte di questa agenzia di ragazzi immagini?
"No, ho cambiato lavoro, ma nel tempo libero, soprattutto il week-end, mi rivedo con alcune clienti. Oggi la situazione è cambiata rispetto a cinque anni fa. Internet ha permesso un’ampliamento del mercato. Anche io ho un mio sito e inserisco annunci on line, in questo modo ho conosciuto anche donne ticinesi. Ci si scambia la foto e poi avviene l’incontro. Il più delle volte si conclude con un rapporto sessuale. Scrivono anche molte ragazze giovani, forse spinte più che altro dalla curiosità, ma quando riferisco i prezzi delle mie prestazioni, non si fanno più vive".

In Ticino conosci altri ragazzi che fanno i Gigolò?
"Ne conosco cinque. Due lavorano soprattutto per il mercato svizzero tedesco, dove il tipo abbronzato e mediterraneo ha molte possibilità di lavoro. Sono iscritti a dalle agenzie per ragazzi immagini e come accadeva per me oltre a ballare in discoteca hanno il loro giro di clienti. Gli altri esercitano la professione tra il Ticino e la Lombardia. Sono ragazzi che durante il giorno svolgono un’altra attività, e con Internet si creano una loro rete di contatti. Ripeto, oggi con Internet è possibile fare molti più incontri. Personalmente mi è capitato di incontrare donne che venivano in Ticino perché dovevano accompagnare i mariti per dei viaggi d’affari e prima di partire si sono messi in contatto con me e in seguito ci siamo incontrati".

Nel mercato della prostituzione maschile ci sono anche uomini che richiedono altri uomini. È un fenomeno che conosci?
"Le proposte sono arrivate ma le ho sempre rifiutate. So che si guadagna anche molto bene. In Ticino poi sembra esserci un mercato abbastanza florido. Milano è la capitale di questo genere di proposte. So - attraverso il racconto che mi hanno fatto alcuni amici - che ci sono molti stranieri che fanno sesso con altri uomini in cambio di soldi. Qui in Ticino ci sono soprattutto ragazzi giovani che lo fanno. Ma siamo in un contesto lontano dal gigolò. Questi sono prostituti che lo fanno per pochi soldi, si trovano nelle aree di sosta delle autostrade o in alcune zone del locarnese lungo il fiume Maggia. Il gigolò invece non si limita solo all’atto sessuale, ma deve anche tenere compagnia alla cliente e magari passarci tutta la sera".

Immagino che tu non sia fidanzato...
"No, non lo sono. Come potrei esserlo se quando ho tempo libero non lo dedico alla mia ragazza, bensì ad altre donne?"

Oggi la tua attività si è più ridotta in questo senso?
"Sì, sono uscito dal giro milanese. Gli unici incontri sono quelli che ottengo attraverso Internet e alcune clienti del passato con le quali sono rimasto in contatto".

di Sal Feo

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