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L'ALBA DEL GIORNO DOPOIl riscaldamento del globo sta spingendo la Terra verso una nuova Era Glaciale. Ed è catasfrofe. Nei cinema

27.05.04 - 15:10
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Il riscaldamento del globo sta spingendo la Terra verso una nuova Era Glaciale. Ed è catasfrofe. Nei cinema

Negli anni ottanta avevamo avuto un film catastrofico che aveva contribuito a  suscitare molto scalpore: "The Day after". Erano gli anni della Guerra Fredda e il film decriveva quello che sarebbe potuto accadere in  caso venisse lanciata sugli Stati uniti una bomba atomica. A distanza di quasi 20 anni arriva da venerdì nelle sale ticinesi "The Day after tomorrow", in italiano ribattezzato "L'alba del giorno dopo". Questa volta la bomba atomica non c'entra nulla, ma il film rappresenta ugualmente una bomba per le nostre coscienze. Artefice di tutto ciò è il regista  Roland Emmerich uno che di film catastrofici ne sa molto, dato che ha realizzato anche "The Indipendence day".

In "The day after tomorrow" protagonista e il climatologo Jack Hall, interpretato da Dennis Quaid, il quale dopo una serie di studi arriva alla convinzione che il riscaldamento del globo terrestre potrebbe innescare un improvviso e catastrofico cambiamento del clima del nostro pianeta. Intanto alcuni cambiamenti climatici si stanno già verificando in varie parti del globo: chicchi di grandine delle dimensioni di un ananas flagellano Tokyo, uragani di una violenza mai registrata prima si abbattono sulle Hawaii, Nuova Delhi è sepolta sotto la neve, e Los Angeles viene spazzata via da una serie di tornadi devastanti. Insomma il riscaldamento del globo sta spingendo la Terra verso una nuova Era Glaciale. E tutto questo accadrà con una sola gigantesca tempesta.

In tuttò ciò il regista, per rendere il tutto ancora più drammatico,  ci ha infilato  la storia personale del protagonista che deve salvare il filglio.  Infatti mentre Hall è alla Casa Bianca, per dare un ulteriore allarme, suo figlio Sam, di 17 anni, si trova intrappolato a New York, dove con alcuni suoi compagni di scuola avrebbe dovuto partecipare ad una gara sportiva. Sam deve invece affrontare una gigantesca inondazione e un brusco calo delle temperature, a livelli polari.

Rifugiatosi all'interno della Biblioteca Pubblica di New York, Sam riesce a telefonare a suo padre, che per˜ fa in tempo solo a dargli un consiglio: qualunque cosa accada, Sam deve restare al coperto.

Inizia quindi una corsa contro il tempo per raggiungere e salvare  il figlio. Ma neppure uno scienziato della sua fama è preparato per quanto sta per verificarsi.

LA PAROLA AL REGISTA
Emmerich: "Per quanto possano essere spettacolari gli effetti, al cuore del film c'è comunque il dramma umano. I personaggi di padre e figlio interpretati da Dennis Quaid e Jake Gyllenhaal sono vulnerabili, conflittuali e pieni di sentimenti. Ciò rende la loro lotta contro questa incredibile forza della Natura ancora più eccitante: è la dinamica universale dello scontro tra l'Uomo e la Natura, è la sopravvivenza al di là di ogni possibilità. È in ultima analisi, il trionfo dello spirito umano”.

Mark Gordon, il produttore: "La teoria secondo la quale il riscaldamento globale potrebbe causare un improvviso cambiamento del clima è tuttavia largamente condivisa e accettata. Sebbene nessuno sappia quale sarà l'effetto reale dell'immissione di anidride carbonica nell'atmosfera da parte dell'uomo, alcuni esperti l'hanno definita il più massiccio e meno controllato esperimento scientifico della Storia”.

LA PAROLA ALLA CRITICA

Corriere della Fantascienza: "Scienza e fantascienza si amalgamano alla perfezione in questo film dove gli effetti speciali sono al servizio della narrazione e non viceversa. E non guasta nemmeno la storia del figlio del climatologo intrappolato in una New York surgelata all'interno di una Biblioteca. La riflessione sulla fine della civiltà, la salvezza portata - nel bene o nel male - dai libri ha, come spesso capita nel cinema di Emmerich, un grande valore metaforico esattamente come quando vediamo il cosiddetto Hollywood Sign, ovvero la famosa scritta che campeggia sulla città del cinema, distrutta da un tornado".

Kataweb: "Un kolossal hollywoodiano che non è piaciuto molto al presidente Bush. Del resto, gli Stati Uniti non hanno ratificato il Protocollo di Kyoto sulle emissioni dei gas serra. (...)Molti effetti speciali, quindi, ma poca fantascienza".

FilmUp: "Fiera dell'ovvio e dello scontato, la "forza" del film risiede soltanto negli incredibili effetti speciali che simulano la glaciazione, in effetti lo facevano talmente bene che in sala la temperatura era prossima allo zero. Veramente notevole la New York formato "ghiacciolo" in cui la Statua della Libertà rimane come solido simbolo per riscaldare con la sua torcia il cuore degli americani... un po' Pianeta delle Scimmie (il primo ovviamente).

 

 

 

 


 

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