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LUGANOBorradori si candida e lascerà il Consiglio di Stato

02.12.12 - 12:20
Annunciata la lista leghista. Confermati Bignasca e Quadri, ci sono anche Foletti, Paparelli, Rueckert e Ortelli. Giudici: "Ognuno fa le sue scelte"
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Borradori si candida e lascerà il Consiglio di Stato
Annunciata la lista leghista. Confermati Bignasca e Quadri, ci sono anche Foletti, Paparelli, Rueckert e Ortelli. Giudici: "Ognuno fa le sue scelte"

PREGASSONA - L'annuncio tanto atteso è finalmente arrivato: la Lega dei Ticinesi ha deciso la lista dei candidati alle prossime elezioni comunali di Lugano.

Su tutti spicca il nome di Marco Borradori, il Presidente del Consiglio di Stato che aveva anticipato sui social network la sua candidatura. Seguono quelli di Giuliano Bignasca, Lorenzo Quadri, Michele Foletti, Amanda Rueckert, Angelo Paparelli e Maruska Ortelli.

 

La platea riunitasi nel capannone di Pregassona ha accolto calorosamente i candidati, nonostante il ritardo dovuto ad una "riunione d'emergenza" che si è tenuta in via Monte Boglia a partire dalle 11 circa. "Tocca alla Lega" ha affermato dal palco un Bignasca combattivo, sbilanciandosi in una previsione: "Marco Borradori sarà il prossimo Sindaco di Lugano". E chiarisce la sua posizione: "Non sono qui per farmi rottamare, sono stato il fondatore di questo movimento oltre 20 anni fa e ho cercato di cambiare la storia di questo Cantone".

 

"Vorrei concludere la mia carriera politica" ha aggiunto Bignasca "con un vittorioso risultato che cambierà la storia di Lugano".

 

Dimissioni dal Consiglio di Stato - L'attuale direttore del Dipartimento del Territorio lascerà, in ragione della candidatura, il Consiglio di Stato. Borradori ricoprirà la sua carica sicuramente fino alla fine di febbraio. Borradori, lo ricordiamo, fa parte del Governo ticinese fin dal 1995.

 

Il commento di Giorgio Giudici - Il Sindaco di Lugano Giorgio Giudici, contattato a pochi minuti dall'annuncio della lista ticinese, ha commentato in maniera sibillina: "Ognuno fa le sue scelte. Tutti i giochi sono aperti", anche in riferimento alla propria ricandidatura.

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