Michele Barra
Sono nato ad Ascona nel “purtroppo” lontano 27 novembre 1952. Ho frequentato le scuole d’obbligo per poi andarmene a Berna come apprendista muratore e in seguito come capo cantiere. Tornato in Ticino ho conseguito il diploma di assistente tecnico per poi arrivare al gradino più alto di impresario diplomato.
Dal 1978 dirigo l’impresa che era dal 1918 al 1948 di mio nonno Federico e dal 1948 al 1978 di mio padre Pierino. Nell’arco di 30 anni ho formato più di 70 apprendisti molti dei quali hanno poi continuato negli studi per passare anche ad altri traguardi (assistenti, impresari, architetti, ingegneri).
I miei hobby sono semplici: viaggiare in giro per il mondo in modo semplice per curiosare e conoscere nuove realtà e l’allevamento di volatili. Sport, amo lo sport del pugilato a cui dedico molto tempo e le immersioni. Sono sposato con Dolly e ho una famiglia fantastica composta da 3 figli: Giada, Jessica e Kevin.
Come è nata la passione per la politica?
In un primo momento per curiosità. Poi ho capito che facendo politica potevi provare a partecipare. Far in modo che certe idee, magari un po’ ottuse, si potessero modificare. Negli anni sono stato prima Municipale di Ascona dal 1996 al 2004 e adesso siedo in Gran Consiglio per la LEGA dei Ticinesi dal 2007.
Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Diversi temi ma penso che uno importante sia l’educazione cioè la scuola.
È la base per poter crescere in modo sano e poter sognare un futuro più corretto.
Infatti ho notato, avendo viaggiato molto, che nei paesi dove manca l’istruzione di base, le differenze sociali e problemi di convivenza sono molto maggiori.
Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
Sicurezza, lavoro e scuola.
Qual’é il Ticino del futuro che sogna?
Un Ticino innovativo più aperto e molto meno litigioso. Un Ticino dove si affrontino i veri problemi per migliorare la qualità di vita dei cittadini e non dove per ore e ore in parlamento si parla d’aria fritta (vedi la discussione sull’obbligo dei piatti vegetariani nelle scuole). Bisogna occuparsi dei veri problemi della gente!
Perché dovremmo votarla?
Perché ho voglia di lavorare con pragmatismo e perché essendo titolare di una ditta con diversi dipendenti ho imparato ad ascoltare i loro problemi e so quanto è importante per una ditta avere un dipendente contento. Così facendo, un imprenditore molte volte è molto più vicino ai problemi della gente che molti altri che i problemi li sentono solo, ma non devono affrontarli.




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