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Gran Consiglio - Lega dei Ticinesi

Michele Guerra

Michele Guerra
Nato l’11.11.1985, dopo un bachelor in economia ed il master in economia e management sono alle prese con un dottorato di ricerca in economia. Mi piace lavorare, che sia scrivendo sui giornali, nel ramo aziendale o come volontario in varie...

Nato l’11.11.1985, dopo un bachelor in economia ed il master in economia e management sono alle prese con un dottorato di ricerca in economia. Mi piace lavorare, che sia scrivendo sui giornali, nel ramo aziendale o come volontario in varie associazioni.
 
Come è nata la passione per la politica?
Lo studio ed il lavoro mi hanno aperto gli occhi sui problemi del nostro Cantone e dei nostri Comuni. Questo mi ha spinto a fare qualcosa e ad attivarmi nella vita politica. Prima in Consiglio Comunale ed in patriziato, poi all’Università della Svizzera Italiana dove sono stato per vari anni rappresentante degli studenti nel consiglio di facoltà di economia.
 
Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Mi interessano i problemi che affliggono il Ticino ed i ticinesi. Sul nostro domenicale ho trovato ampio spazio per discuterli alla luce delle mie esperienze.
Avendo questa formazione, non posso negare l’interesse per l’economia del nostro Cantone che da una situazione relativamente difficile - e per questo caratterizzata da grandi migrazioni all’estero - ha saputo trasformarsi con le sue sole forze nella terza piazza finanziaria della Svizzera.
 
Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
La gente che ancora fatica ad arrivare alla fine del mese, i giovani (il loro impiego e le future pensioni), la scuola pubblica (afflitta da molti problemi), il Gottardo (l’ingiusta chiusura e l’auspicato raddoppio), le casse malati ed infine le relazioni economiche con la vicina penisola.
Ma non dimentichiamo le relazioni fiscali con Berna: la terza piazza finanziaria merita uno statuto speciale come già più volte ipotizzato dalla Lega.

Quale il Ticino del futuro che sogna
Meno parole e più fatti. La politica ticinese ha bisogno di nuove leve e di azioni concrete per il futuro del nostro Cantone, per continuare a crescere e per continuare ad aiutare la gente.
Il Ticino di domani saremo noi a farlo… basta attivarsi.
 
Perché dovremmo votarla?
La domanda è un po’ comica… obbligate i candidati ad auto-incensarsi! 
Chi legge il Mattino della Domenica ed il Corriere ha imparato a conoscermi per quello che sono. Indipendentemente dal voto bisogna cercare di attivarsi e portare avanti il proprio impegno, se poi si viene eletti si potrà fare di più.

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