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Gran Consiglio - UDC

Alfredo Soldati

Alfredo Soldati
Nato a Locarno il 26 giugno del 1961, cresciuto a Losone, da famiglia originaria di Cimadera (che il Cantone fa di tutto per non aggregare a Lugano!) Sposato dal 1990 con Zahida, due figli: Alisha (1991) e Samir (1994). Tecnico di marketing dipl...

Nato a Locarno il 26 giugno del 1961, cresciuto a Losone, da famiglia originaria di Cimadera (che il Cantone fa di tutto per non aggregare a Lugano!) Sposato dal 1990 con Zahida, due figli: Alisha (1991) e Samir (1994). Tecnico di marketing diplomato federale,  ora impiegato come membro della Direzione in un'azienda di Losone attiva nel ramo del brokeraggio assicurativo. Membro attivo di gruppi a livello parrocchiale, presidente sezionale della UDC, capo gruppo in Consiglio Comunale, membro del Comitato Cantonale e della Direttiva della UDC Ticino, lettore (un po' incostante, per la verità) per la biblioteca del libro parlato della UNITAS. Sono anche membro del Gruppo di Sostegno HCL. Capo Servizio Assistenza presso l'Ente Protezione Civile di Locarno e Vallemaggia con il grado di capitano.

Come è nata la passione per la politica?
La passione per la politica nasce dalla convinzione che ogni cittadino, nel suo piccolo, ha l'obbligo morale non solo di partecipare alla vita politica del suo Paese, ma anche, nel limite del possibile delle sue capacità, di portare il suo apporto attivo in favore della Comunità in cui vive.
 
Quali sono i temi che le stanno più a cuore?

La Scuola, cosi come gli ambiti al suo interno, quali la formazione, l'insegnamento della religione, partendo dalla personale convinzione che proprio in ambito scolastico si disegna il futuro di un Paese. Non si può lasciare la Scuola senza risorse, e non la si può soffocare in un'inutile burocrazia e in un fitto groviglio di compartimenti che non comunicano fra loro.
Sui problemi ci si deve sempre chinare con un approccio libero dai condizionamenti dati dalle situazioni anteriori o presenti, ma con mente aperta a soluzioni nuove.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?

Uno dei maggiori spauracchi è quello della paventata chiusura del San Gottardo, che metterebbe in ginocchio l'Economia del Cantone.
Inoltre, trovo estremamente importante che questo Cantone diventi di nuovo "Svizzero-centrico". Mi fanno sorridere quelli che guardano all'Italia come a un modello; noi siamo Svizzeri e dobbiamo difendere questa identità ad ogni costo, facendo riferimento alle Istituzioni del Paese e promuovendo la nostra lingua e la nostra cultura al di là delle Alpi: oggi questo processo non avviene più in maniera organica. Molti Ticinesi hanno purtroppo l'arroganza di pensare di poter fare a meno del resto delle Svizzera: niente di più falso!  
 
Quale il Ticino del futuro che sogna:

Sogno un Cantone dove i cittadini abbiamo la consapevolezza della loro appartenenza e della loro origine, nel rispetto delle Istituzioni.
Un Ticino dove la gente abbia di nuovo a commuoversi sentendo le note dell'Inno nazionale, ma non per sentirsi migliori degli altri, ma per sentirsi parte integrante di una Comunità che convive armoniosamente. Un luogo, inoltre, dove tutti abbiano la consapevolezza della necessità di contribuirvi personalmente, assumendosi le responsabilità del caso e non defilandosi e chiudendosi nel proprio egoismo. 
 
Perché dovremmo votarla?
Sono una persona disponibile, senza dogmi, pronto al dialogo con tutte le parti; sono tenace nel raggiungimento degli obiettivi; sono desideroso di garantire il mio impegno a favore della Comunità; non difendo interessi di parte se non quelli del buon senso.

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