Tristana Martinetti-Righetti
Sono nata il 23 luglio 1977 da papà Ivo, elettricista e mamma Pedercina, casalinga. Ho una sorella, Iva, e due bei nipotini, Sean e Gwen: Dall’aprile 2009 sono allegramente sposata con Gabriele, pittore edile.
Ho intrapreso gli studi superiori a Losanna e oggi sono ergoterapista dipl: lavoro a Magliaso presso la Casa di Riposo Rivabella e presso lo Studio Rais.
Come Municipale a Neggio sono Capo Dicastero dell’educazione, della cultura e dell’ambiente e sono delegata, in particolare, per L’Ente Regionale di Sviluppo del Luganese, per l’Associazione Comuni Regione Malcantone e per il gruppo Midnight fun & sport di Agno.
Come è nata la passione per la politica?
E’ una passione nata gradualmente, in particolare ricordo con orgoglio che il Municipio aveva, una ventina di anni fa, invitato ad una sua seduta tutti noi ragazzi del paese, per coinvolgerci attivamente a trovare una soluzione ad una problematica che riguardava la politica giovanile del paese.
In un secondo tempo, sollecitata da un tema di italiano proposto dal mio professore di Liceo intitolato “Chi voteresti oggi?” ho cominciato a sviluppare opinioni politiche che, maturando, si sono rispecchiate nell’ideologia di sinistra.
Ritengo inoltre che l’interessarsi alla vita politica sia un prima di tutto un dovere di ogni cittadino.
Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
Il primo tema che mi sta a cuore è sicuramente quello di permettere ai giovani di autorealizzarsi. Da un lato, offrendo loro le indispensabili opportunità e risorse; d’altro lato incoraggiando in loro la necessaria motivazione per coglierle. La realizzazione personale comprende, secondo me, anche efficaci politiche famigliari (salari per figli agli indipendenti), della formazione, dell’alloggio, del lavoro (salari minimi legali) , dei costi della salute (cassa malti unica).
Un secondo tema è una politica degli anziani che sia sensibile ed attenta ad una presa a carico olistica dell’utente e della sua cerchia famigliare che molto spesso prende direttamente a carico il parente anziano in difficoltà.
Un terzo tema che mi sta a cuore é il modo di concepire lo sviluppo della politica energetica, più centrato sulla realtà e sostenibile nel lungo termine.
Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
Un primo tema urgente da risolvere è l’occupazione: sono infatti troppi i giovani demotivati e scoraggiati, così come sono troppi i disoccupati di lunga data che non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro. Di fronte a questo tema mi batterei anche per una minore disparità salariale, per una maggiore equità di trattamento, per una maggiore disponibilità di reddito per i cittadini (ad esempio diminuendo il peso dei costi fissi quali alloggio e cassa malati).
Un secondo tema urgente è quello di affrontare in maniera coraggiosa l’eccessivo traffico automobilistico nelle zone sensibili del Cantone.
Quale il Ticino del futuro che sogna
Sogno un Ticino che accetti la sua multiculturalità e che veda in essa ricchezza, opportunità, crescita.
Sogno un Ticino che mostri le sue potenzialità economiche, tecnologiche e culturali e che diventi realmente un polo attrattivo data la sua posizione geografica centrale, ai piedi dell’Alptransit.
Perché dovremmo votarla?
Vedo un Partito socialista moderno, propositivo, coerente ed attento verso le reali problematiche di tutta la popolazione e che in questi anni ha proposto soluzioni eque e fattibili a problemi concreti.
Vedo un Partito Socialista che vuole rendere più efficace il ruolo dello Stato.




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