Il Governo ticinese a Berna per incontrare Baume-Schneider

Affrontati diversi temi tra i quali la perequazione finanziaria intercantonale, le misure di risparmio della Confederazione e il tema dell’aumento dei costi della salute.
Affrontati diversi temi tra i quali la perequazione finanziaria intercantonale, le misure di risparmio della Confederazione e il tema dell’aumento dei costi della salute.
BERNA - Una delegazione del Consiglio di Stato, composta dal Presidente del Governo Norman Gobbi e dai Consiglieri di Stato Raffaele De Rosa e Marina Carobbio Guscetti, ha incontrato oggi a Berna la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider accompagnata da alcuni rappresentanti dall’Amministrazione federale, tra cui la direttrice dell’Amministrazione federale delle finanze Sabine D’Amelio-Favez.
L’incontro ha permesso uno scambio franco e diretto con le autorità federali in particolare sull’aumento dei costi della salute e sulle conseguenze di questa dinamica a livello cantonale. Il Consiglio di Stato ha anzitutto ricordato che la forte crescita dei premi di cassa malati, negli ultimi anni, ha avuto un impatto rilevante sul bilancio delle famiglie e sulle finanze del Cantone. La delegazione ha inoltre sottolineato la particolare situazione a livello economico e sociale in Ticino.
Alla luce del quadro descritto, fonte di enorme preoccupazione sotto ogni prospettiva, il Consiglio di Stato ticinese ha ribadito la richiesta di considerare con urgenza l’adozione di misure strutturali a livello federale, per evitare che l’attuale problema dell’assicurazione malattia – con una situazione divenuta insostenibile per le economie domestiche e per le finanze pubbliche – comprometta ulteriormente la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario e abbia effetti negativi sulla coesione nazionale.
Il Consiglio di Stato, inoltre, ha tematizzato anche gli ulteriori oneri previsti per il Cantone a fronte delle misure di risparmio della Confederazione e il futuro del sistema di perequazione intercantonale. Su questo tema, come noto, è ora stata messa in consultazione una modifica dell’ordinanza federale che – grazie a un costante lavoro di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle autorità federali – tiene conto di alcune richieste da parte del Cantone Ticino.




