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«Valorizziamo gli edifici presenti sul territorio»

Una mozione per chiedere al governo di rivitalizzare il cantone attraverso cambi di destinazione degli stabili
Archivio Ti Press
Fonte Mozione Barzaghi
«Valorizziamo gli edifici presenti sul territorio»
Una mozione per chiedere al governo di rivitalizzare il cantone attraverso cambi di destinazione degli stabili

BELLINZONA - Creare le condizioni legislative e operative necessarie per facilitare la valorizzazione del patrimonio costruito esistente, senza lasciarlo deperire fino al punto in cui non resta che distruggerlo. È questo l'obiettivo della mozione inoltrata al governo giovedì da Cristina Zanini Barzaghi insieme a Nicola Pini, Maddalena Ermotti – Lepori, Giulia Petralli, Tessa Prati e Fabio Schnellmann.

Nell'atto parlamentare si chiede al Consiglio di Stato anzitutto «di completare e analizzare i dati statistici sull'intero patrimonio costruito cantonale e la loro occupazione, per tutte le categorie di edifici». L'ultimo studio - citato nel documento - risale infatti al 2007 ed era stato realizzato dall'Accademia di Architettura. Qui veniva indicato che le superfici già allora censite avevano «un importante potenziale di riuso per abitazioni, spazi lavorativi e produzione di energia con impianti fotovoltaici, e nel contempo suggerisce di estendere le riflessioni ai numerosi spazi di proprietà di enti parapubblici come Ferrovie, Armasuisse, Posta, Swiscom».

Per i frimatari è necessario poi dare seguito al credito quadro stanziato nel 2020 - a seguito di un atto parlamentare di Nicola Pini - scaduto il 31 dicembre del 2024. Un secondo credito quadro permetterebbe di «implementare "borsa degli spazi" sul modello della città di Zurigo, in collaborazione con gli enti regionali di sviluppo e così promuovere cambiamenti di destinazione e utilizzi temporanei degli spazi sottoutilizzati».

Infine viene proposto di «istituire l'iniziativa swissrenov.ch, già presente in altri cantoni come quelli di Neuchatel e Giura per cui le aree industriali e degli spazi dismessi viene considerato come un potenziale di sviluppo per nuove attività economiche e viene trattato in modo organico». Utile per avere «una visione completa delle risorse di spazi esistenti sul territorio, non solo con aiuti puntuali».

Queste strategie potrebbero aiutare a mantenere «alloggi e altri spazi con pigione conveniente per attività ricreative, culturali e artigianali, per tutte le generazioni». Per i firmatari «La continua distruzione di edifici esistenti e costruzione di nuovi edifici con pigioni elevate, spesso promossi da fondi immobiliari, lo impedisce». Lo sviluppo territoriale dovrebbe quindi limitare «questa tendenza e facilitare il riuso degli edifici esistenti senza lasciarli all’abbandono ogni qualvolta la loro destinazione originale decade».

Le richieste
1. Completare e analizzare i dati statistici sull’intero patrimonio costruito cantonale e la loro occupazione, non solo sulle abitazioni e le industrie, ma per tutte le categorie di edifici
2. Istituire l'iniziativa swissrenov.ch anche in Ticino
3. Intervenire con una disposizione cantonale che permetta ai comuni di prevedere la concessione di permessi di utilizzo temporaneo per gli edifici sottoutilizzati e dismessi ad esempio con una precisazione delle possibili deroghe secondo l'art. 67 e seguenti della LST
b) deroghe Art. 67 1 In situazioni eccezionali e se l’osservanza delle disposizioni legali costituisce un rigore sproporzionato, possono essere concesse deroghe alla conformità di zona o a singole norme edilizie, purché ciò non pregiudichi in modo apprezzabile l’interesse pubblico o quello dei vicini. 2 Il piano regolatore può stabilire una regolamentazione più restrittiva.
4. Attivare un secondo credito quadro – complementare e aggiuntivo rispetto a quello recentemente prolungato dal Gran Consiglio – con finalità simili al messaggio 7634 a favore degli edifici dismessi per implementare una "borsa degli spazi" sul modello della città di Zurigo, in collaborazione con gli enti regionali di sviluppo e così promuovere cambiamenti di destinazione e utilizzi temporanei degli spazi sottoutilizzati.

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