Sempre meno esercizi pubblici nei quartieri

L'interrogazione di Lega e Indipendenti: «È un campanello d'allarme?»
MENDRISIO - Ufficio postale di Arzo, ristoranti, negozi. Sono tanti, forse troppi, gli esercizi pubblici che stanno chiudendo i battenti nei quartieri di Mendrisio. La Lega dei Ticinesi e Indipendenti della città vedono «uno scarso interesse a investire» da parte dell'economia privata e sono preoccupati.
Con un'interrogazione, Massimiliano Robbiani (primo firmatario), Simona Rossini, Samuele Caimi, Nadir Sutter e Lorenzo Rusconi chiedono al Municipio «di monitorare la situazione e intervenire qualora percepisca che un esercizio pubblico stia affrontando difficoltà economiche o intenda cessare l'attività. È importante sottolineare che questo intervento non deve tradursi in aiuti finanziari diretti all'economia privata, ma piuttosto in un supporto per facilitare il dialogo tra le parti, identificare possibili soluzioni e promuovere un ambiente favorevole agli investimenti privati».
Questo perché l'obiettivo è quello di «rendere i nostri quartieri sempre più invitanti sia per la popolazione locale sia per i turisti».
Ecco le domande inviate al Municipio
- Come valuta il Municipio la situazione attuale delle chiusure di attività nei quartieri di Mendrisio?
- Il Municipio interviene in anticipo per valutare e monitorare eventuali chiusure importanti di attività private (come esercizi pubblici) nei quartieri?
- In che modo il Municipio supporta le attività locali per prevenire chiusure improvvise?
- Sono previste altre chiusure significative di attività nei quartieri di Mendrisio?




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