Con i conti cantonali che vanno meglio del previsto, il Centro chiede di rivedere i tagli legati ai sussidi casse malati nel Preventivo 2025
BELLINZONA - «I sussidi di cassa malati non si toccano». È un po' questo il mantra con cui il Centro ha presentato oggi un'Iniziativa legislativa elaborata che chiede al Gran Consiglio - vista la miglior situazione finanziaria per le casse cantonali - di fare un passo indietro sui tagli dei sussidi LAMal approvati nel Preventivo 2025.
Nello specifico, infatti, la modifica della costante per il calcolo del reddito disponibile che determina gli aiuti (passata da 4.7 a 4.3) garantirebbe di risparmiare 10,8 milioni di franchi a discapito di quasi 2'700 ticinesi che si vedrebbero diminuire (se non addirittura cancellare) il sussidio. Una cosa, questa, che non è accettabile per il Centro soprattutto dopo l'annuncio che la BNS tornerà a versare un'ottantina di milioni al Ticino.
Contro la decisione del Gran Consiglio dello scorso 12 dicembre, ricordiamo, era già stato lanciato un referendum dal Comitato "Stop ai tagli", di cui fanno parte i sindacati e i partiti progressisti. «Non è ancora nota - precisa il Centro - se sia riuscito, vi sono però indicazioni che il numero di firme previsto dalla legge sia stato raggiunto».
Ma agli iniziativisti del Centro questo, in fondo, interessa relativamente. Perché loro chiedono che venga ristabilito l'articolo precedente. Senza le modifiche introdotte per combattere un deficit che nel frattempo si notevolmente ridotto. «Dopo l’approvazione del Preventivo 2025 - ricordano i deputati Fiorenzo Dadò e Maurizio Agustoni per il gruppo del Centro in Gran Consiglio - è stato comunicato che la BNS distribuirà al Ticino una partecipazione agli utili. Questo significa che, se nel 2025 si verificherà lo stesso miglioramento registrato nel 2024, i conti potrebbero chiudere addirittura con un utile di esercizio di circa 10 milioni di franchi».
E considerando che l'impatto per i conti pubblici della modifica dell'articolo sulla LAMal è stata stimata in 10.8 milioni, ecco che per gli iniziativisti risulta evidente un fatto. «Se il preventivo 2025 avesse presentato un utile di esercizio di circa 10 milioni di franchi il Gran Consiglio, e comunque non chi scrive - concludono - non avrebbe approvato una riduzione dei sussidi di cassa malati di circa 10 milioni di franchi».