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Laura Riget scrive al Governo: «L'iniziativa 10% va trattata con la massima urgenza»

La co-presidente del PS sollecita l'immediato esame del testo per frenare l'esplosione dei premi delle casse malati. «Andiamo al voto».
Ti-Press
Fonte Partito socialista
Laura Riget scrive al Governo: «L'iniziativa 10% va trattata con la massima urgenza»
La co-presidente del PS sollecita l'immediato esame del testo per frenare l'esplosione dei premi delle casse malati. «Andiamo al voto».
BELLINZONA - L'iniziativa popolare "Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)" «va trattata con la massima urgenza». È l'appello lanciato oggi dalla prima firmataria e co-presidente del PS Laura Riget che ha deciso di in...

BELLINZONA - L'iniziativa popolare "Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)" «va trattata con la massima urgenza».

È l'appello lanciato oggi dalla prima firmataria e co-presidente del PS Laura Riget che ha deciso di inviare una lettera al Consiglio di Stato e ai membri della Commissione sanità e sicurezza sociale, sollecitando l’immediato esame del testo. «L'obiettivo dell'iniziativa è chiaro: limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile delle famiglie ticinesi, sostenendo così in maniera mirata il potere d’acquisto del ceto medio», ricorda Riget.

L'iniziativa popolare, lanciata dal dal PS nel dicembre del 2022 e dichiarata riuscitita ad aprile 2023, era stata ritenuta ricevibile dal Gran consiglio nell'ottobre dello stesso anno. Ma da allora niente si era più mosso. «Nonostante l'ampio sostegno - deplora il PS - da allora non sono stati compiuti progressi, e il termine per la sua trattazione, stabilito dalla Costituzione ticinese, è ormai ampiamente scaduto».

Per questo il PS, anche alla luce dei recenti annunci di ulteriori aumenti dei premi di cassa malati per il 2025, che colpiranno in modo significativo il Canton Ticino, chiede che «l'iniziativa venga trattata dal Consiglio di Stato e dal Gran Consiglio senza ulteriori ritardi per dare finalmente un po’ di sollievo alle famiglie ticinesi».

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