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CANTONELicenziamenti all'Agie: «Si comincia a buttare a mare i più deboli»

02.05.20 - 16:27
Interpellaza al Governo da parte del gruppo MPS-POP-indipendenti
Ti Press
Licenziamenti all'Agie: «Si comincia a buttare a mare i più deboli»
Interpellaza al Governo da parte del gruppo MPS-POP-indipendenti

BELLINZONA - Il gruppo MPS-POP-indipendenti interpella il Consiglio di Stato dopo la notizia dei 18 licenziamenti all'Agie di Losone. «Tutti nella stessa barca, ma si comincia a buttare a mare i più deboli», lamenta il gruppo

L’azienda - controllata dalla multinazionale Georg Fischer Spa - aveva già licenziato, un anno fa, altri 15 dipendenti, alcuni con decine di anni di anzianità di lavoro. Questa volta invece vengono lasciati a casa lavoratori interinali, i più deboli sul mercato del lavoro, residenti in Ticino «e che andranno ad ingrossare la fila dei disoccupati che, dopo la crescita del mese di marzo, sicuramente vedremo ingrossarsi con i dati del mese di aprile che verranno pubblicati tra poco».

Per questo motivo vengono poste le seguenti domande al Governo:

    1. Qual è il giudizio del governo su simili atti, in particolare alla luce dei costanti richiami alla “unità di tutti contro la pandemia” e alla cosiddetta “responsabilità sociale” delle imprese?
    2. Di questo passo sempre più aziende si troveranno in condizioni di poter licenziare il personale senza nessun tipo di vera necessità e senza nessun controllo e limite. Non ritiene il Governo di dover emanare delle indicazioni all’attenzione delle imprese, invitandole a dare prova della tanto invocata “responsabilità sociale” in un momento così difficile? Non ritiene di dover proporre delle disposizioni di legge o regolamentari che, attraverso l’utilizzazione di strumenti già esistenti (ad esempio ispettorato del lavoro), esercitino una pressione sulle aziende affinché non procedano a licenziamenti il cui obiettivo è principalmente il mantenimento di utili e tassi di redditività soddisfacenti?
    3. L’AGIE ha effettivamente beneficiato di indennità per lavoro ridotto negli ultimi due anni?
    4. Se sì, quali sono state le motivazioni che hanno convinto l’Ufficio del Lavoro ad autorizzare il ricorso al lavoro ridotto? E in che misure quelle motivazioni vengono oggi smentite dalla decisione annunciata dall’azienda?
    5. Ha beneficiato di indennità per lavoro ridotto anche durante l’emergenza Covid 19?
    6. A quanto ammontano le indennità per lavoro ridotto versate alla AGIE?
    7. Non pensa il governo che sarebbe utile, in nome della trasparenza sempre declamata e della possibilità di verificare gli obiettivi annunciati dalla riforma fiscale, rendere noto quale è il contributo fiscale dell’AGIE e quali saranno i vantaggi presumibili per questa azienda dalle diverse riforme fiscali (quella cantonale e quella federale approvate negli ultimi due anni)?

 

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