Il vicesindaco di Lugano ha preso la decisione per motivi personali, ma anche a causa del clima negativo all'interno del PLR
LUGANO - Michele Bertini si chiama fuori. Il Municipale e vicesindaco della città di Lugano, «dopo lunga riflessione», ha deciso di non ricandidarsi per un ulteriore mandato in seno all'Esecutivo.
La decisione è stata presa per motivi personali, visto che Bertini vuole concentrarsi maggiormente nello sviluppo della sua attività professionale. Ma anche il clima negativo all’interno del partito, soprattutto a Lugano, «ha contribuito allo spostamento delle priorità», ha sottolineato il capo Dicastero sicurezza e spazi urbani in un comunicato stampa. «Clima sfavorevole e dinamiche negative» che non gli hanno comunque impedito di «trarre grandi soddisfazioni» negli ambiti istituzionali di sua competenza.
Dopo 12 anni di attività politica, Bertini ha voluto inoltre ringraziare tutti coloro che gli hanno dato fiducia e il PLR che gli ha dato l’opportunità di vivere questa esperienza «molto arricchente». Nonostante ciò, e pur riconoscendosi ancora nei «valori cardini del PLR come libertà, responsabilità e solidarietà», attualmente Bertini non gradisce più le modalità con cui questi valori vengono espressi e rappresentati.
Bertini precisa infine che le speculazioni relative a un possibile cambiamento di partito o di abbandono definitivo dell’impegno pubblico «sono totalmente infondate» e in contrasto con i suoi valori. La sua «ferma volontà» è di rimanere comunque e in altre forme al servizio del Paese. Insomma, per Bertini non è un addio, ma un arrivederci alla politica attiva.
PLR dispiaciuto - Prendendo atto «con grande dispiacere» della decisione di Bertini, il PLR ha voluto ringraziare con una nota stampa l'attuale vicesindaco di Lugano «per il grande impegno e per gli ottimi risultati ottenuti nei suoi anni di attività politica», augurandogli i migliori auguri per il suo futuro professionale.