I giovani socialisti hanno richiesto al Gran Consiglio di trattare con urgenza l'innalzamento del tetto massimo agli aiuti allo studio, ma i comunisti ricordano che il primo a parlarne fu il SISA
BELLINZONA - La Gioventù Comunista (GC) si affianca (con polemica) a quella Socialista nella lotta per l’innalzamento del tetto massimo degli aiuti allo studio. «Condividiamo la sollecitazione rivolta al Gran Consiglio - spiegano i giovani comunisti - perché i nostri militanti sono stati protagonisti nel corso dell'anno scolastico della campagna su questo tema operando attivamente all'interno del movimento studentesco».
Poi la GC dà a Cesare quel che è di Cesare: «Dato che di questi tempi non mancano i vuoti di memoria, ci teniamo a ricordare come l’iniziativa in questo ambito venne presa innanzitutto dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), che con la petizione “Per un rafforzamento delle borse di studio” raccolse oltre 2200 firme» (vedi articolo allegato). Ed è solo in seguito a tale mobilitazione studentesca la politica istituzionale reagì, prima con l’iniziativa parlamentare della deputata Pugno-Ghirlanda (che riprendeva 2 delle 5 rivendicazioni della petizione del SISA) e poi con la proposta di attuazione del direttore del DECS.
«Il dossier - precisano i comunisti - è da allora rimasto bloccato sui banchi della Commissione scolastica, nonostante le sollecitazioni giunte già l’autunno scorso dal SISA. Secondo quanto previsto dall’articolo 31 della Legge sul Gran Consiglio (LGC), è il Presidente della commissione a fissare l’ordine del giorno delle sedute commissionali e ad impostare quindi l’agenda dei lavori: si dà il caso che la commissione scolastica sia presieduta da Tatiana Lurati-Grassi, deputata proprio… del PS, partito adulto di riferimento della GISO. Possiamo ben immaginare che vi siano altri commissari a frenare la discussione, crediamo però che per far avanzare la proposta il PS in primis debba denunciare gli eventuali ostruzionismi borghesi smettendola con i tatticismi che finora non hanno portato a nulla».
La Gioventù Comunista invita quindi «ad evitare polemiche solo per prendere qualche voto e ad evitare di assumersi la paternità di proposte solo per far colpo sugli elettori: quello che conta è infatti il lavoro sul territorio tutto l'anno, non solo a ridosso delle elezioni dove le promesse sono sempre facili. I comunisti, che da sempre lottano per un'istruzione accessibile a tutte e a tutti, continueranno a sostenere le battaglie del SISA, sempre in prima linea per difendere realmente il diritto allo studio, non soltanto in periodo elettorale».