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LUGANO

Il nuovo comitato dell'UDC di Lugano si presenta

Nella serata di ieri la sezione democentrista luganese ha completato il suo organico dirigenziale nominando Marco Vigilante e Maurizio Reichlin quali vicepresidenti
Il nuovo comitato dell'UDC di Lugano si presenta
Nella serata di ieri la sezione democentrista luganese ha completato il suo organico dirigenziale nominando Marco Vigilante e Maurizio Reichlin quali vicepresidenti
LUGANO - Nella serata di mercoledì 9 novembre la sezione UDC della città di Lugano ha completato il suo organico dirigenziale nominando, secondo statuto, alla vicepresidenza Marco Vigilante e Maurizio Reichlin, mentre alla segreter...

LUGANO - Nella serata di mercoledì 9 novembre la sezione UDC della città di Lugano ha completato il suo organico dirigenziale nominando, secondo statuto, alla vicepresidenza Marco Vigilante e Maurizio Reichlin, mentre alla segreteria, Claudia Antonini. Responsabile finanziaria la giovane Idil Kopkin.

«Un team giovane ed affiatato», ha sottolineato la neo-presidente, Simona Sassi Ceresola, che con i tre Consiglieri Comunali, Tiziano Galeazzi (capogruppo), Raide Bassi e Alain Bühler coordinerà l’intera sezione cittadina.

Già dal prossimo mese la sezione sarà presente in centro città per farsi conoscere e dialogare con i cittadini, tema che sta a cuore alla presidente Sassi Ceresola.

Non solo di partitica ma anche di politica cittadina ha discusso il neo Comitato Direttivo: sul tavolo l’agenda del Consiglio Comunale di lunedì prossimo.

Fra i temi sono emersi i messaggi sul risanamento fonico della Stazione di Lugano, la richiesta di un credito per la caffetteria del Museo delle Culture di Villa Malpensata e la richiesta di 10 milioni di franchi per l’operazione “Mizar SA”.

Su quest’ultimo tema, la sezione e il gruppo nel legislativo si dicono «ben disposti a sostenere i progetti che possano portare innovazione, sviluppo, indotto e, ovviamente, creazione di nuovi posti di lavoro con l’auspicio che le nuove occupazioni vadano ovviamente a favore dei lavoratori indigeni che vivono nel nostro Paese, come d’altronde sostenuto da “Prima i nostri”».

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