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LUGANOE' morto Vittorio Ghidella

18.03.11 - 08:12
L'ex amministratore delegato della Fiat abitava da tempo in Ticino. Si devono a lui la Uno e la Lancia Thema
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E' morto Vittorio Ghidella
L'ex amministratore delegato della Fiat abitava da tempo in Ticino. Si devono a lui la Uno e la Lancia Thema

LUGANO - E' morto martedì pomeriggio, all'età di 80 anni, Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato della Fiat. Ghidella viveva a Lugano da anni, e da tempo era malato, ma le sue condizioni di salute si sono aggravate negli ultimi giorni.

Negli anni '80 Ghidella fu artefice del rilancio della Fiat Auto, con modelli quali la Fiat Uno, la Fiat Croma e le Lancia Delta e Thema. Fu il punto di svolta nel rilancio della FIAT e più in generale del mercato dell'auto in Italia. La casa torinese divenne in quegli anni il primo costruttore di auto europeo e il quinto nella classifica mondiale.

Vita professionale - La sua vita professionale ha lasciato il segno sia sul versante manageriale e tecnico che sociale. Maturità classica, facoltà d’ingegneria meccanica al Politecnico di Torino entrò alla SKF, produttrice di cuscinetti a sfere giungendo fino alla sede principale di Stoccolma. In seguito, nella direzione della New Holland, i mezzi agricoli del gruppo Fiat, venne trasferito negli Stati Uniti per organizzare il lavoro e stipulare accordi, finché nel 1979 l' "avvocato" Agnelli lo volle a Torino alla Fiat Auto per rilanciare il ramo automobilistico, in crisi dopo gli anni del terrorismo.

Accordo sindacale - Nel 1980 Ghidella chiuse un accordo favorevole all'azienda, nel clima della protesta contro lo strapotere e le intimidazioni dei sindacati italiani simboleggiata dalla marcia dei quarantamila quadri FIAT, scesi in piazza per protestare contro le violente forme di picchettaggio dei sindacati degli operai che impedivano l'ingresso in fabbrica da 35 giorni. Questo tsunami industriale era nato dalla decisione di Ghidella di licenziare alcuni operai che avevano interrotto la produzione per protesta. A suo avviso, era indispensabile ripristinare l’ordine negli stabilimenti e la pace sociale se si volevano investimenti e rilancio dell'azienda. Infatti, entrarono in produzione auto fortemente sostenute da Ghidella, come la Fiat Uno che incassò un successo mondiale di vendite, la Fiat Croma, la Lancia Delta, la Lancia Thema, la Fiat Tipo e la Autobianchi Y10. Ghidella portò la Lancia, di proprietà Fiat dal 1969, a campione di rally, endurance e di altre categorie.

Contrasti con Romiti - Dopo nove anni al vertice, Ghidella si era allontanato da Fiat nel 1988 per contrasti con Cesare Romiti, allora amministratore delegato del gruppo. Tra le cause degli scontri, la sua proposta di partnership con la Ford. Dopo mesi di discussioni e polemiche, nel novembre 1988 fu sostituito dallo stesso Romiti, che assunse la carica di amministratore delegato inizialmente a titolo provvisorio, poi prolungato per i successivi due anni fino alla nomina di Paolo Cantarella. Il suo commento alla decisione di Agnelli di preferire Romiti a lui: "(riferendosi a Romiti, che fino ad allora aveva curato solo la parte contabile del Gruppo) Non ci si improvvisa ingegnere dell'auto a 60 anni."
Schivo, di sobria eleganza  e di carattere introverso, passava parte della sua giornata tra i meccanici perché “le auto si guidano con il "culo" non con la lingua”.

A Lugano - Lo si incontrava come ospite distinto di inaugurazioni d’arte e cocktail dell'ambiente musicale della grande Lugano, oppure quando passeggiava con i suoi due bassottini a pelo ruvido al guinzaglio. A Lugano, ha svolto un'attività imprenditoriale e finanziaria dapprima con la Saurer, holding di componentistica automobilistica, in società con il finanziere ticinese Tito Tettamanti.  Poi presidente e amministratore delegato della Saurer, ne aveva acquisito il controllo azionario, poi ceduta per passare a gestire la holding di partecipazioni finanziarie VG.SA, a Lugano.

Figlia - Nel 1993 perse la figlia diciottenne Amalia, vittima di un incidente stradale sull'A2 in territorio di Quinto. Alla memoria della giovane è stata intitolata una fondazione di sostegno di attività culturali e sportive.

red

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