Il mistero si infittisce: Sergio Porta sembra svanito nel nulla

Cresce l’angoscia per l’ex segretario comunale scomparso da sabato. Analizzati i corsi d’acqua, setacciati i boschi. Ora i cani della polizia si bloccano davanti alla centrale del biogas. Ma intanto arrivano segnalazioni da tutto il Cantone…
CONTONE / CADENAZZO – Sono ore disperate per i famigliari di Sergio Porta, l’ 84enne ex segretario comunale, scomparso dalla sua abitazione di Contone nel pomeriggio di sabato 4 gennaio. Negli scorsi giorni sono stati analizzati i corsi d’acqua e setacciati i boschi. Invano. Mirna, la moglie di Sergio, è affranta. “Non so più a che Santo rivolgermi”, ammette. Intanto quella di oggi, venerdì, potrebbe essere l’ultima giornata di ricerche intensificate da parte della polizia. Poi gli agenti agiranno solo su segnalazione. “Ed è quello che mi preoccupa – dice Mirna –. La polizia ha fatto davvero di tutto finora per trovare mio marito. Se non ci riesce oggi…”
L’ombrello e le pantofole - Un mandato di ricerca internazionale, l’appello in diretta alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, la foto appesa a tutte le dogane. Quello di Sergio Porta, uomo che nonostante alcuni vuoti di memoria ha sempre goduto di buona salute, è un mistero che si infittisce di giorno in giorno. Avevano pranzato insieme, quel sabato freddo e piovoso, Mirna e Sergio. Poi lei era uscita per andare al cimitero e al ritorno non l’ha più trovato. “Mi sono accorta subito che non c’era più l’ombrello e che le pantofole che usava per stare in casa erano lì all’entrata. Abitiamo in un posto particolare, in campagna. Da qui si può andare in tutte le direzioni. Io mi sono subito allarmata, lui non si muoveva mai da solo. E stava per fare buio. Non era neanche coperto bene. Se n’è andato solo con un grembiule da lavoro addosso”.
Segnalazioni - Alla polizia cantonale, intanto, sono arrivate diverse segnalazioni. “Un po’ da tutto il Cantone - fanno sapere dall’Ufficio stampa -. Le prendiamo in considerazione tutte. Fino a quando la persona non viene ritrovata non si può stabilire quali siano quelle attendibili e quali quelle non attendibili”. D’altra parte, sul Piano di Magadino Sergio Porta sembra proprio non esserci. “La polizia lacuale – sottolinea Mirna – ha analizzato le acque del fiume e della foce, con apparecchi che riescono a vedere anche il fondale. Gli agenti hanno guardato in tutti gli sgabuzzini, nelle serre, nelle stalle. I cani inoltre hanno girato per tutti i boschi. Mi hanno detto che si sono fermati, proprio stamattina, con una certa insistenza, davanti alla centrale del biogas. Chissà…”.
Telecamere - La signora Mirna ha pure chiesto a un’azienda dei paraggi di analizzare le telecamere di videosorveglianza. “Ma dalle immagini si è visto che in quelle ore, su quella strada sono passate solo due auto. Una era la mia, l’altra era quella di un amico di famiglia. Entrambi stavamo già cercando Sergio. Si è poi visto passare a piedi anche un altro signore. Non si tratta, però, di mio marito. Ecco, io vorrei chiedere a chi, nella zona, è magari dotato di telecamere di videosorveglianza, di dare un’occhiata ai propri nastri. Ogni dettaglio può essere importante”.



