"La Lega diventerà più debole"

Il decesso di Giuliano Bignasca visto dai giornali svizzeri ed esteri
BERNA - "La Lega diventerà ora più debole. L'unica persona in questo partito con idee e la forza necessaria era Bignasca". Le parole sono di Fulvio Pelli, consigliere nazionale ed ex presidente del PLR svizzero, rilasciate questa mattina in una intervista al Tages-Anzeiger.
I giornali online d'Oltralpe hanno dato molto risalto alla notizia della morte di Giuliano Bignasca. Su 20 Minuten Online questa mattina è stata dedicata l'apertura del giornale. Nell'articolo si ricorda la fondazione del movimento della Lega dei Ticinesi, avvenuta nel 1991 e si è ripercorsa la sua carriera politica. Per quanto riguarda l'aspetto editoriale, 20min.ch non ha mancato di ricordare la breve avventura di 10 Minuti, iniziata nel settembre 2011 e terminata nel giugno 2012, in risposta all'avvento di 20 Minuti in Ticino.
Inoltre sono stati ricordati il suo vizio di consumare cocaina e le querele nei suoi confronti per le pubblicazioni di articoli al vetriolo contro personaggi pubblici del cantone.
Anche il Tages-Anzeiger ricorda le sue campagne politiche e i suoi articoli sul Mattino della domenica. Il foglio zurighese parla di "Ticino sotto choc" e cita le reazioni di Sergio Savoia ("un amico e un grande politico"), di Paolo Beltraminelli (Genio e sregolatezza e un grande cuore) e di Giovanna Masoni Brenni.
Su "Le Matin" si trova invece la reazione di Oskar Freysinger, vice presidente dell'UDC svizzera. "Giuliano Bignasca ha avuto il coraggio e il talento di fondare la Lega e di portarla al successo". E poi: "C'era una differenza fondamentale tra noi due. Ho sempre attaccato le idee e mai le persone". E ancora: "La lega si riprenderà perché il movimento ha un peso importante i n Ticino". Infine Freysinger ha parlato dell'alleanza con la Lega: "condividiamo delle convinzioni e ci sono delle persone ragionevoli in quel movimento. Un riavvicinamento dell'UDC sarà forse più facile senza il suo leader storico".
Sul Blick ha ricordato la multa per la campagna antiradar e quella di 50 franchi per aver sparato un colpo a salve in aria con il suo fucile nel 2007.
Anche la stampa italiana riporta ampiamente la notizia della morte del leader della Lega dei Ticinesi Giuliano Bignasca. La Provincia di Como ricorda le "battaglie" più clamorose del Nano e il suo impegno in difesa degli interessi dei ticinesi, e le campagne anti-frontalieri. Più o meno lo stesso fanno gli altri siti della fascia di confine.
Il Sole 24 Ore riprende la notizia del decesso di Bignasca con un articolo dettagliato, a firma Lino Terlizzi, che cerca di spiegare il personaggio al pubblico italiano. La maggior parte degli articoli riprende quanto già affermato in queste ore dai media ticinesi. In più il Corriere della Sera mette l'accento sul consumo di droga da parte del Nano, e delle "sparate" che hanno portato la Lega a diventare il partito di maggioranza relativa del Cantone.
La notizia ha poi avuto eco internazionale grazie all'agenzia Associated Press, che ha fatto sì che la notizia fosse ripresa da parecchi media internazionali, anche fuori dall'Europa. La canadese Montreal Gazette, ad esempio, ricorda la provocazione del muro tra Svizzera e Italia e i troppo giocatori di colore in Nazionale.



