Gimnasium, si va a processo. L'accusa è di truffa aggravata

Chiusa l'indagine del Ministero pubblico per reati finanziari. La nota palestra aveva chiuso improvvisamente lo scorso 22 gennaio, lasciando a mani vuote i numerosi clienti che avevano sottoscritto gli abbonamenti.
Chiusa l'indagine del Ministero pubblico per reati finanziari. La nota palestra aveva chiuso improvvisamente lo scorso 22 gennaio, lasciando a mani vuote i numerosi clienti che avevano sottoscritto gli abbonamenti.
CASTIONE - Si profila un’accusa di truffa aggravata nei confronti del direttore della palestra Gimnasium di Castione. Lo ha appreso, con la chiusura dell'istruzione penale, Tio/20Minuti.
I fatti sono legati alla campagna promozionale portata avanti tra il 25 ottobre 2024 e il 22 gennaio 2025 e che aveva indotto diverse persone a sottoscrivere un abbonamento.
Parallelamente, il procuratore pubblico Daniele Galliano ha emanato un decreto d’abbandono per l’ipotesi di truffa riguardante i fatti precedenti, ossia per le iscrizioni avvenute tra giugno e il 23 ottobre 2024. A fare da spartiacque tra i due periodi è il 25 ottobre 2024, data in cui è stata notificata la sentenza pretorile di sfratto.
Secondo quanto emerso, sarebbero circa 260 le persone intenzionate a costituirsi parte civile.
La palestra, lo ricordiamo, era finita sotto i riflettori dopo la chiusura improvvisa avvenuta proprio quel 22 gennaio. In un primo momento si era parlato di una chiusura forzata dovuta ai rapporti deteriorati tra proprietà e affittuari, poi di un effettivo ordine di sfratto. La vicenda aveva fatto molto discutere anche per via delle promozioni aggressive che, nelle settimane precedenti, avevano spinto numerosi clienti a sottoscrivere abbonamenti, rimasti infine senza seguito. Clienti che poi avevano denunciato una scarsa trasparenza nella campagna promozionale. Il direttore, interpellato allora, aveva spiegato che la cessazione dell’attività era «temporanea» e provocata da uno sfratto «per un giorno teorico di ritardo sul saldo del conguaglio spese, con una raccomandata non notificata correttamente».
Fino allo scorso 22 aprile, quando il Ministero pubblico aveva ufficialmente annunciato l'apertura dell'inchiesta per reati finanziari. Le indagini - coordinate dal procuratore pubblico Galliano - miravano a verificare la sussistenza di reati legati alle campagne pubblicitarie e alla raccolta di sottoscrizioni di abbonamenti «a partire da giugno 2024, nell'imminenza dello sfratto dai locali». Le autorità avevano quindi invitato tutti coloro che ritenevano di aver subito un danno e sottoscritto un abbonamento, dopo tale data e con validità almeno fino al 22 gennaio 2025, a farsi avanti.
Per la difesa, c'è tempo fino al prossimo 1° dicembre per consegnare eventuali istanze probatorie. Per l'accusato vale la presunzione di innocenza fino alla sentenza del giudice.







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