Turisti rapinati e accoltellati sulla passeggiata di Villa Olmo a Como
Turisti rapinati e accoltellati sulla passeggiata di Villa Olmo a Como Rapina violenta domenica nel parco della Villa in riva al Lario, arrestati due "maranza" dopo l'aggressione e il ferimento di turisti indiani.
Rapina violenta domenica nel parco della Villa in riva al Lario, arrestati due "maranza" dopo l'aggressione e il ferimento di turisti indiani.
COMO - Due giovani, un 19enne e un 16enne di nazionalità egiziana, sono stati arrestati ieri pomeriggio a Como con l'accusa di concorso in rapina. L'episodio di violenza si è consumato lungo la passeggiata di Villa Olmo, dove un padre e suo figlio, turisti indiani, sono stati aggrediti e derubati di una collanina d'oro.
Secondo le testimonianze raccolte dagli uomini della Polizia di Stato di Como, i due turisti sarebbero stati accerchiati da un gruppo di ragazzi di origine nordafricana. Nel tentativo di recuperare il monile, le vittime avrebbero reagito, scatenando una violenta colluttazione durante la quale uno dei rapinatori avrebbe accoltellato entrambi, il padre a un braccio e il figlio alla schiena. Le ferite sono state giudicate guaribili in dieci giorni.
Le ricerche dei fuggitivi sono state immediate e capillari. I malviventi, oltre a essere stati descritti con precisione, avevano perso un telefono cellulare e alcuni capi d'abbigliamento, tra cui una maglietta e una scarpa. In pochi minuti, due volanti della Polizia di Stato hanno individuato e fermato i due egiziani: il 19enne in via Milano a bordo di un monopattino, senza una scarpa e con un coltello in tasca, e il 16enne in via Cadorna, con vistose macchie di sangue sulla maglietta.
Portati in Questura, i due giovani, irregolari e privi di documenti, sono risultati avere numerosi precedenti di polizia e diversi alias. Dopo essere stati dimessi dall'ospedale S. Anna, le vittime hanno sporto denuncia e hanno effettuato i riconoscimenti. I Pubblici Ministeri di Como e Milano hanno disposto il loro fermo presso la Casa Circondariale di Como e il Carcere Beccaria di Milano.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!