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«Yulin l’inferno? Non avete visto Tomohon»

CANTONE«Yulin l’inferno? Non avete visto Tomohon»

27.12.19 - 08:01
Davide Acito, della rete animalista Action Project Animals, racconta la sua ultima esperienza: «Nelle gabbie animali protetti e scimmie che gridano come esseri umani»
Action Project Animals
«Yulin l’inferno? Non avete visto Tomohon»
Davide Acito, della rete animalista Action Project Animals, racconta la sua ultima esperienza: «Nelle gabbie animali protetti e scimmie che gridano come esseri umani»

LUGANO - Chi credeva che il mercato cinese di Yulin - nel quale i cani vengono abbattuti e venduti come cibo - fosse il peggior inferno in terra possibile per gli animali, non ha visto cosa accade in Indonesia. A portare i segni di questa terribile esperienza è Davide Acito, italiano trapiantato in Ticino, già noto per le diverse missioni di salvataggio canino in Cina, nonché presidente della rete animalista Action Project Animals (Apa). 

Esperienza toccante - Un’esperienza, quella da poco vissuta dal 32enne, che lo ha toccato nel profondo. Nel mostrare le immagini raccolte al mercato di Tomohon (nel nord del Sulawesi), la sua voce si strozza e inizia a tremare. Mentre "zooma" sullo sguardo di un cane in gabbia, con un suo simile morto ai piedi, in una pozza di sangue, si riesce soltanto a intuire l’orrore che Acito ha toccato con mano.  

In gabbia dalla specie protetta alla scimmia - «Sono appena tornato da una missione in Indonesia, come quelle portate a termine in Cina», ci spiega. «Ho assistito all’ennesima crudeltà. Qui la situazione, ed è incredibile a dirsi, è persino peggiore rispetto a Yulin. Non solo a causa del “dog meat trade” (il commercio di cani come cibo), ma anche per il commercio di fauna selvatica. Ho visto in gabbia esemplari di varani, che sono anche in via di estinzione, di pitoni e persino di scimmie. Animali legati e incatenati prima di venire uccisi crudelmente in questo mercato. Soprattutto negli occhi delle scimmie riesci a leggere il terrore e la consapevolezza di quanto sta per accadere loro. Le ho sentite piangere, e sembrava il lamento di un bambino. Sono scene che ti lasciano segni indelebili nell’anima».

Anche l’Indonesia, insomma, riesce a non farsi mancare lo stesso orribile spettacolo di Yulin: «Ovviamente è pieno di cani stipati nelle gabbie in attesa d'essere abbattuti. Alcuni sono già morti e questa situazione non fa che gettare ulteriormente nel terrore gli animali ancora vivi, ma consapevoli del destino che di lì a poco li sta per attendere». 

Viaggi della speranza - Per Acito questa era la seconda missione a Tomohon. «La prima volta ci siamo presentati con le autorità locali. Abbiamo salvato da una terribile morte sia cani che gatti. Alcuni di questi esemplari partiranno nei prossimi mesi, smistati tra Svizzera, Germania, Italia… Per fortuna la nostra rete ci permette di trovare loro nuove famiglie in tutta Europa e non solo».

Questo secondo viaggio, più che una missione di salvataggio, doveva però fungere da testimonianza visiva di quanto accade a migliaia di chilometri da noi. «Volevamo realizzare una sorta di documentario. Siamo arrivati lì con un’associazione locale, la Animal Friends Manado Indonesia (AFMI) e altre organizzazioni europee. Insieme vogliamo portare sul tavolo del Parlamento europeo quanto abbiamo visto. Di tutto questo si discuterà a Strasburgo. Noi eravamo lì per raccogliere immagini, prove di quanto accade».

Ma Acito, e chi come lui combatte la crudeltà sugli animali, era lì anche per discutere ancora una volta con le autorità locali. «Ci hanno assicurato che la situazione era migliorata rispetto alla nostra ultima visita. Invece non era vero. Anzi, se possibile è persino peggiorata».

Controlli severi come soluzione - La chiave per porre fine a queste torture, secondo Acito, starebbe in due semplici check point. «Ci sono due strade principali percorse da chi pratica questo commercio crudele. Diciamo che questo mercato si va a concentrare in una zona precisa. È proprio lì che noi interverremo. Bloccheremo le strade mettendo dei presidi fissi con dei militari di guardia, la Polizia e un veterinario. A ogni camion diretto al mercato verrà richiesto un certificato di quarantena e un certificato di buona salute per ciascun singolo cane». La speranza è che questa richiesta, impensabile per chi guadagna da questo orrore, faccia crollare a picco il traffico di animali. «Saremo noi a coadiuvare il lavoro della autorità, prima con delle idee - quella dei check point è un esempio -, in secondo luogo finanziandole noi stessi e intervenendo con i sequestri».

Lo striscione quale monito - Per sensibilizzare la popolazione locale, è stato appeso nel mercato uno striscione che vuole ricordare, a ogni singolo abitante, che non solo l’animale è un amico, ma che in quelle condizioni igieniche il rischio di contrarre malattie come la rabbia è molto elevato. 

Paura, ma voglia di combattere - Acito non nasconde di aver provato, oltre alla repulsione, anche un po’ di paura: «Non sono luoghi tranquilli. Oltre a non essere liberi di piangere di fronte a quell’orrore siamo anche in pericolo. In quest'ultimo viaggio mi hanno rincorso con un bastone, in Cina mi hanno persino arrestato». 

Eppure il 32enne non vuole mollare: «Siamo appoggiati dalle autorità governative e dai politici europei. Qualcosa si sta muovendo, ma non basta. Dobbiamo parlarne tutti. Il mondo deve essere unito nel cambiamento. Basta animali a Tomohon».

Per delle donazioni all'associazione: https://www.actionprojectanimal.org/donate/

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COMMENTI
 

pulp 4 anni fa su tio
Ogni tanto ci sono notizie che leggo e non commento. Questa sarebbe una di quelle, visto che capisco il ragazzo che tenta di migliorare una situazione ai nostri occhi mostruosa, ma visto che riguarda una cultura che non mi appartiene, posso fare ben poco. Poi però leggo dei commenti come quello che precede il mio e mi faccio delle domande. Da una parte, abbiamo nel mondo delle popolazioni che molto probabilmente non hanno avuto la stessa evoluzione culturale di quella avvenuta in occidente negli ultimi 100 anni e quindi compiono quelle che noi vediamo come barbarie, senza avere un sussulto di coscienza per ciò che accade. Dall'altra abbiamo invece nella nostra evoluta cultura, persone che vorrebbero infettare dei cani (alla fine farli morire…. tanto moriranno comunque…. o così recita il post) e questo per far morire delle persone, ree di non avere lo stesso bagaglio culturale che abbiamo noi.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Semplifichiamo il tutto...salviamo degli animali da atroci uccisioni!

pulp 4 anni fa su tio
Risposta a centauro
Si.... ma preferirei spiegare e far comprendere che sono "atroci".... sennò diventa un esercizio sterile. Poco porta a quella causa chi paragona cacciatori o pescatori nostrani a crudeli uccisori. È questo il punto umani ma al contemo uomini nel senso atavico e animalesco del termine

Gio65 4 anni fa su tio
Dato che Natale è passato e che non necessità più il buonismo, io avrei un idea. Data l'impossibilità di fermare questo orrendo mercato e considerato che i cani purtroppo siano destinati a questa sorte, perchè non infettare i cani e trasmettere terribili malattie a questi inutili trogloditi che a nulla servono al genere umano?

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a Gio65
Parli come Adolf Hitler!

geiger 4 anni fa su tio
Conosco personalmente Davide, un bravo ragazzo con un grande cuore... Netri, sei un poveretto....

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a geiger
Confermo, un bravo ragazzo con un grande cuore......ma non lo conosco.

ni_na 4 anni fa su tio
Sacrosanta verità. Nessun animale merita queste sofferenze, né per un crudele mercato, né per un crudele bisogno di soddisfare il palato ad ogni costo, anche della vita e della sofferenza di milioni di animali. Ci vorrebbe un cambio di coscienza globale. Gli animali non sono oggetti. Aprite gli occhi.

Dioneus 4 anni fa su tio
Maledetti

matteo2006 4 anni fa su tio
Mi allaccio all'articolo dei cuccioli trovati nel baule di una auto: NON COMPERATE ANIMALI DA QUESTE PERSONE. Purtroppo se continuano ad esserci dei salvataggi significa che il mercato è ancora attivo e questo lo vedo da ormai troppi anni, dai tempi del mercatino di ticino com parlo di almeno 10-15 anni dove si vendeva liberamente decine e decine di annunci di cuccioli chiaramente provenienti da allevamenti non a norma. Scrissi sia a ticino com che al veterinario cantonale di intraprendere delle misure per fermare questo mercato; ticino com si è appellata alla legge che non vietava la vendita, il veterinario ha detto che va fatta denuncia e che in ogni caso è molto complicato perseguire chi vende perchè ci vogliono troppe risorse. Diciamo che è più semplice non fare nulla e lasciare che sia il cittadino a doversi impegnare per fermare il traffico di animali in questo caso. Ogni uno prenda il cane della razza che vuole ma pensate a come viene trattato prima che arrivi in casa vostra e anche i futuri cuccioli di quell'allevamento che state pagando per continuare il suo lavoro/commercio.

Nicklugano 4 anni fa su tio
Ovviamente era un commento relativo alla boiata di F.Netri

Nicklugano 4 anni fa su tio
Più ancora ci mancava il tuo commento da microcefalo !

marcopolo13 4 anni fa su tio
Non avete mai visto un allevamento di maiali svizzero...! Iniziamo a vedere le schifezze che facciamo in casa, prima di andare dall'altra parte del mondo.

Pepperos 4 anni fa su tio
Risposta a marcopolo13
Condivido. Personalmente cerco di mangiare poca carne in generale.

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a marcopolo13
E quello di polli e quello di mucche e allora? Queste persone sono libere di fare quello che meglio credono con il loro tempo se tu vuoi dedicarti ai maiali svizzeri ben venga io sono d'accordo che bisogna trattare bene gli animali anche se sono da macello e abolire qualsiasi tipo d'allevamento intensivo seguito da un consumo di carne moderato e di qualità (per esempio).

F.Netri 4 anni fa su tio
Ci mancava l'animalista piangente, per terminare l'anno in gloria.

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Sei frustrato!

pillola rossa 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
L'anima-lista ha un approccio animico ed empatico verso la vita, il narcis-ista invece gode nel distruggere gli altri, soprattutto chi si adopera per il bene altrui. Il suo ego deve sempre essere al centro dell'attenzione, lodato e riverito; senza il riconoscimento degli altri crollerebbe miseramente perché è di sola facciata.

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a user1010
Hai ragione ma il tuo non è da meglio.

geiger 4 anni fa su tio
Risposta a miba
e' un poveretto... lasa perd

miba 4 anni fa su tio
Ormai si sa che l'uomo è il peggior essere vivente sulla terra e che arriva a fare cose che nessun altro essere vivente arriva a fare

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Spero un giorno che il genere umano scomparirà e il mondo sarà esclusivo per i soli animali e vegetali.
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