Gonfiava le fatture, chirurgo condannato

Alcune venivano anche inventate, il tutto per incassare i soldi dell'assicurazione
LUGANO - Dieci mesi di carcere sospesi per due anni. È questa la pena inflitta a un chirurgo per aver falsificato delle fatture, intascando circa 300’000 franchi. L’uomo è stato ritenuto colpevole di reati finanziari, fra cui truffa, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta. Lo riportano vari media.
I fatti risalgono a una decina di anni fa. Il medico aprì una società di servizio di cura e assistenza a domicilio, e gonfiò alcune fatture, o addirittura le inventava, il tutto a danno delle assicurazioni. Lo stratagemma fu messo in atto, stando alla testimonianza dello stesso chirurgo, per far fronte al pagamento dei dipendenti, dato che «le casse malati rimborsavano anche svariati mesi in ritardo».
In ultimo, una volta fallita la società, il medico avrebbe falsificato non solo i conti, ma anche occultato il proprio patrimonio, per un totale di carenza beni e debiti per oltre un milione di franchi.




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