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CANTONE / CONFINEIncubo in carrozzina sul treno per Varese: «Fermo in stazione 5 ore. Di notte»

11.01.18 - 08:30
Un sessantenne con disabilità motoria voleva raggiungere la vicina cittadina di confine. Ma una serie di problemi gli hanno impedito di arrivare a destinazione
Incubo in carrozzina sul treno per Varese: «Fermo in stazione 5 ore. Di notte»
Un sessantenne con disabilità motoria voleva raggiungere la vicina cittadina di confine. Ma una serie di problemi gli hanno impedito di arrivare a destinazione

LUGANO - «Le stazioni sono nuove, ma non funzionano molto bene». È questa l'impressione di Antonio Canonica, 60enne di Sementina con una disabilità motoria, fresco di viaggio sulla tratta ferroviaria tra Mendrisio e Varese. Lunedì sera, infatti, ha voluto testare il nuovo collegamento e cogliere l'occasione per andare a trovare degli amici oltre confine. Un "incidente di percorso", però, ha vanificato i suoi propositi rendendogli la trasferta un autentico incubo.

«Il treno a Varese è arrivato senza problemi - ci racconta -. Ho dovuto solo fare il cambio a Mendrisio. Il bello è venuto quando sono dovuto scendere». Il dislivello tra il vagone e la banchina ha infatti reso l'operazione irrealizzabile. «Sollevarmi è impossibile - spiega -. Solo la carrozzina elettrica pesa oltre 200 chili. Io quasi 100». Dagli operatori della stazione di Varese arriva quella che sembra l'unica soluzione: «Mi hanno consigliato di tornare indietro, precisamente alla Stazione di Induno Olona, da dove avrei dovuto attendere un nuovo treno per Varese che, questa volta, avrebbe stazionato ad un binario adatto a chi è in carrozzina. Così ho fatto».

A. fa marcia indietro e scende a Induno. «Ho atteso il convoglio che sarebbe dovuto arrivare sul binario 1 alle 23:10. Premetto che io da Mendrisio sono partito che erano circa le 18.... Il treno è arrivato, ma sul binario 2». E qui l'ennesimo imprevisto. «Scopro che la rampa per disabili che mi avrebbe potuto far accedere al secondo binario è chiusa a chiave. E l'ascensore... è rotto». Nel frattempo si trova a passare Cecilia Zaini, assessore ai servizi sociali del Municipio di Induno Olona, che cerca di dare una mano ad A. «Ha chiamato la polizia. E poi i vigili del fuoco. Hanno cercato di far funzionare l'ascensore, invano».

Il nostro viaggiatore si trova così costretto ad aspettare ancora. Questa volta un treno che lo riporti in Ticino. Lontano da una situazione ormai umiliante. «Mi hanno parcheggiato in una sala d'attesa fino alle 3:10 di notte. A quel punto è passato un treno per Albate Camerlata. A Mendrisio ho cambiato per Bellinzona. E sono arrivato a casa alle 5 passate». A ripetere l'esperienza A. non ci pensa proprio: «Mi è bastato così». 

«Si può solo migliorare» - Contattata al telefono l'assessore Zaini conferma tutta la vicenda. «Ho cercato di aiutarlo finché ho potuto. Mi è spiaciuto lasciarlo in stazione, ma non ha voluto che chiamassi la Croce Rossa. Mi ha detto che avrebbe aspettato il primo treno per tornare a casa. D'altra parte era ben coperto e aveva con sé del cibo». 

L'assessore, che non sa spiegarsi le ragioni della chiusura a chiave del cancello della rampa, promette che l'accaduto non cadrà nel dimenticatoio: «Ne parlerò in consiglio comunale. Se è vero che la stazione funziona da un paio di giorni e qualche disagio è ammesso, è vero anche che situazioni del genere non devono verificarsi. Speriamo che questi problemi (che a quanto pare sono presenti, identici, anche nella vicina stazione di Arcisate n.d.r.) si risolvano nel più breve tempo possibile». 
 

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COMMENTI
 

roma 6 anni fa su tio
L'eccellenza nel mondo, peccato che a casa loro...

oxalis 6 anni fa su tio
Risposta a roma
Ma a me quando ho dato i sonanti franchi svizzeri mi avevano assicurato che tutto sarebbe stato alla perfezione. Firmato: Doris Occhidolci Oh, pora ingenua...

clay 6 anni fa su tio
Napoli, i nuovi treni per la metro sono troppo grandi: non entrano nel tunnel Inutilizzabili i convogli da 39 metri, che non possono essere calati con la gru sui binari per l'eccessiva lunghezza, l'alternativa è ricorrere a mezzi di 30 anni fa per la linea 6. E come non dar torto a ch dice che è un`opera in mezzo al deserto !?....si...un deserto di incompetenza ormai cronica (sopra notizia da TG com 24) non che da noi siano tutti geni....ma qualcosina la possiamo insegnare a chi pensa di aver inventato l`acqua calda !!......o no !

matteo2006 6 anni fa su tio
Sinceramente do anche in parte la responsabilità al Cantone e alla Confederazione in quanto se ci hanno messo i soldi andavano fatte anche delle verifiche sul posto da parte di tecnici "nostri" oppure esigere un rapporto che tutto l'impianto sia funzionante e a norma.

tip75 6 anni fa su tio
succede anche qui regolarmente... come per i rifiuti a Roma e tante altre cose, anche qui è così e andiamo sempre più in questa bella direzione dei disservizi solo che da noi costano oro

Fran 6 anni fa su tio
Senza parole.

Bandito976 6 anni fa su tio
Io sto vedendo che qualsisi servizio é decadente. Queste sono le conseguenze dei tagli di personale per voler automatizzare il tutto. Poi per risolvere i problemi non ci sono nemmeno i tecnici. Che schifo!

Gus 6 anni fa su tio
1. parlare in consiglio comunale per aprire un cancello? Ridicoli. Apritelo e basta! 2. Un'opera inutile pagata soprattutto dal Ticino.

Tarok 6 anni fa su tio
ah ah il trenino dei puffi panacea dei mali del cantone: ennesimo esempio di un opera inutile

KilBill65 6 anni fa su tio
Mi spiace molto per il signore invalido, se da noi e' funzionato..... E ti pareva che in Italia l' imprevisto non mancava....Spero che dall' esperienza del malcapitato, imparino la lezione e nelle stazioni di Induno Olona, Arcisate ecc. che provvedano nell' immediato a risolvere la problematica.
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