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Tra speranze e delusioni il primo viaggio sulla nuova linea

La replica delle FFS: «Troppo presto per parlare di flop. Una  nuova linea ha bisogno di tempo prima di prendere piede, come qualsiasi altra novità»
Tra speranze e delusioni il primo viaggio sulla nuova linea
Tra speranze e delusioni il primo viaggio sulla nuova linea
La replica delle FFS: «Troppo presto per parlare di flop. Una  nuova linea ha bisogno di tempo prima di prendere piede, come qualsiasi altra novità»
LUGANO - Benefici in termini di tempo e di denaro, ma anche di stress. È questo che vedono i pochi frontalieri interpellati all'alba di oggi, fermi in attesa del primo treno che li condurrà in Ticino per lavoro. A spingere i viaggiatori...

LUGANO - Benefici in termini di tempo e di denaro, ma anche di stress. È questo che vedono i pochi frontalieri interpellati all'alba di oggi, fermi in attesa del primo treno che li condurrà in Ticino per lavoro. A spingere i viaggiatori a scegliere la rotaia al posto dell'autostrada non sembra essere tanto il risparmio di tempo (poco a quanto pare), ma soprattutto la comodità nell'evitare il traffico e i costi di un abbonamento ridotti fino al 60% se paragonati a quelli di benzina e usura del mezzo.

Per fare un esempio: il biglietto (sola andata) Varese-Lugano costa 10 euro (11 Chf), l’abbonamento mensile 160 euro. Varese-Mendrisio costa 6,20 euro per la corsa singola (6,80 Chf), 101 per il mensile.

Sulle facce dei neo-pendolari si dipinge però presto la delusione per i primi ritardi. Qui,come detto, il treno in partenza alle 8.06 è stato cancellato «a causa di un guasto che richiede un intervento di manutenzione in sede di deposito», come spiegato da Trenord.

Stessa sorte per il treno in partenza da Albate Camerlata alle 07:07, che ha subito un guasto, partendo con un ritardo di 57 minuti.

«Accorciare i  tempi? Se il treno arrivasse in orario...», lamenta una viaggiatrice. La paura di arrivare al lavoro in ritardo è sicuramente un disincentivo a prendere il treno. «Un bel flop», ammette un'altra viaggiatrice. La speranza - tra i viaggiatori - è che «la presa in giro» non si ripeta.

«Troppo presto per parlare di flop» - Le FFS non sono d’accordo a parlare di flop. «Una  nuova linea come la FMV, messa in esercizio ieri, ha naturalmente bisogno di tempo prima di prendere piede, come qualsiasi altra novità» fa sapere il portavoce per il Ticino delle FFS, Patrick Walser. E aggiunge: «Va inoltre considerato che la messa in esercizio è stata fatta durante le vacanze natalizie e che la campagna di promozione per la stessa partirà nei prossimi giorni (spot radiofonici, affissioni, flyer a tutti i fuochi, flyer presso le dogane,…) e culminerà con un evento pubblico il 20 gennaio prossimo; è quindi ovvio che una novità di questa portata abbia bisogno di tempo prima di essere conosciuta ad ampio raggio e, di riflesso, essere utilizzata».

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