Suicidio assistito, infermiera condannata per truffa

La donna ha raggirato varie assicurazioni per un totale di 1,2 milioni di franchi
MENDRISIO - Lo scorso ottobre è stata condannata a quindici mesi, sospesi con la condizionale, Mariangela Gasperini, l’infermiera italiana che tramite la sua Associazione Liberty Life aveva portato il suicidio assistito in Ticino. Lo riporta oggi il Corriere del Ticino.
La donna ha raggirato varie assicurazioni per un totale di 1,2 milioni di franchi. Pertanto è stata accusata di truffa aggravata, ripetuta falsità in documenti e violazione della legge sull’AVS.
Il Cantone, lo ricordiamo, nel 2015 aveva privato l’infermiera dell’autorizzazione per esercitare la professione.
In sospeso rimane una decisione del TRAM a proposito di un ricorso che la Gasperini aveva inoltrato riguardo a una licenza edilizia non concessa da parte del comune di Melano, luogo scelto per praticare il suicidio assistito.




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