L'esperto: «Ricorrete a ditte specializzate in disinfestazione. Evitate il fai da te»
FAIDO - Volevano andare a cercare un po' di refrigerio nella loro casa in Alta Leventina, sopra Vigera, ma hanno fatto un brutto incontro. Ad attendere la famigliola c'era infatti un nido di vespe di terra.
«Lo abbiamo notato la prima volta mercoledì. Eravamo stati avvisati da chi aveva tagliato l'erba. Era stato punto ben 10 volte. Non siamo andati a rompere le scatole agli insetti, ma di fronte a quel nido ci dobbiamo passare per arrivare in casa, e mio figlio è stato punto», spiega C.
Mercoledì l'alveare, tuttavia, era poca cosa. Poco più di un buchino per terra. «Quando siamo ritornati venerdì la situazione era ben diversa. Il nido era cresciuto. È stato attaccato il cane, e pure io», prosegue la donna che, nel frattempo scopre di essere allergica alla puntura delle vespe. «Ho iniziato a gonfiarmi. Sono sotto antibiotici. All'inizio abbiamo pensato di bruciarle, ma poi abbiamo desistito».
Contattato al telefono Emanuele Besoni, della SPAB, spiega che una soluzione è possibile, ma sconsiglia i rimedi "home made": «Prima di tutto bisogna capire dove si trova il nido. Se non mette a rischi l'incolumità delle persone è meglio lasciarlo stare. In caso contrario bisogna certamente intervenire. Sono insetti molto aggressivi, contrariamente alle api».
Dare fuoco alle vespe, però, non è l'idea più felice. «In primis per non incendiare la Leventina, vista la siccità di questo periodo», scherza Besomi. «Poi per non mettere a rischio la propria incolumità. Ci vuole l'abbigliamento giusto. Il morso di decine di vespe può essere mortale anche per chi non è allergico. Meglio ricorrere quindi a ditte specializzate che si occupano di disinfestazione».