Incontro tra musulmani e cristiani: «Portate questo momento di pace nella vostra quotidianità»

Stretta di mano simbolica tra l'imam e i preti della parrocchia di Santa Teresa di Viganello. Jelassi: «Vi siamo vicini. I terroristi abusano del nome dell'islam»
Stretta di mano simbolica tra l'imam e i preti della parrocchia di Santa Teresa di Viganello. Jelassi: «Vi siamo vicini. I terroristi abusano del nome dell'islam»
LUGANO - Come annunciato negli scorsi giorni, una delegazione della moschea dell'imam Radouan Samir Jelassi si è riunita oggi sul sagrato della parrocchia di Santa Teresa di Viganello per un gesto simbolico in segno di solidarietà nei confronti dei concittadini cristiani, a seguito dei tragici fatti avvenuti nella Chiesa di Rouen, in Francia.
Una decina di rappresentati dei fedeli di Maometto, compreso lo stesso imam, hanno atteso che terminasse la funzione religiosa della domenica per incontrare il prete, e chi avesse voluto fermarsi, ed esprimere il proprio appoggio alla comunità cristiana.
Una quarantina di cristiani hanno così assistito alla simbolica stretta di mano tra l'Imam, Don Damian e Don Valentino. Jelassi, quindi, ha voluto sottolineare come i recenti atti tettoristici non siano graditi alla comunità islamica, non solo quella ticinese. «Hanno violato un luogo di culto, è stato un atto grave compiuto abusando del nome dell'islam. Siamo vicini ai cristiani ticinesi e siamo qui per lanciare un messaggio di pace», ha precisato.
Don Damian, quindi, si è appellato ai suoi fedeli: «Con i nostri amici musulmani avremo modo di incontrarci nei prossimi giorni nelle stesse strade, negli stessi negozi, magari a scuola con i vostri figli. Questo momento di pace potrà continuare attivamente nelle nostre giornate e nella nostra quotidianità».









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