Cerca e trova immobili
CANTONE

L'imam Jelassi: «Non disturberemo nessuna funzione religiosa»

La precisazione del religioso circa l'appello di solidarietà: «L'incontro tra musulmani e cristiani dovrà avvenire fuori dal servizio rituale»
L'imam Jelassi: «Non disturberemo nessuna funzione religiosa»
La precisazione del religioso circa l'appello di solidarietà: «L'incontro tra musulmani e cristiani dovrà avvenire fuori dal servizio rituale»
LUGANO - Dopo aver avuto il benestare del Vescovo Valerio Lazzeri, l'imam Radouan Samir Jelassi rinnova il suo appello ai musulmani del Ticino ad incontrare i cristiani questa domenica con, però, una precisazione. L'incontro, «per r...

LUGANO - Dopo aver avuto il benestare del Vescovo Valerio Lazzeri, l'imam Radouan Samir Jelassi rinnova il suo appello ai musulmani del Ticino ad incontrare i cristiani questa domenica con, però, una precisazione. L'incontro, «per rispetto della loro specificità, deve essere dopo la messa domenicale, fuori dal loro servizio rituale e non durante la funzione religiosa», precisa Jelassi.

L'imam, insomma, ci tiene a precisare che sono sarà in nessun modo disturbato il rito domenicale: «Ribadisco che questo appello di solidarietà nei confronti dei concittadini cristiani, a seguito della tragedia avvenuta nella Chiesa di Rouen in Francia, non era voluto per disturbare nessuna funzione religiosa, perché l’Islam ci raccomanda di rispettare gli altri nelle loro specificità. Mi dispiace del fraintendimento».

Jelassi, piuttosto, ci tiene a confermare l’impegno dei musulmani del Ticino «nel dialogo e la convivenza pacifica con le altre culture e religioni».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE