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Andare a caccia di tartufi: "Meglio coltivarli"

Una decina di raccoglitori, quattro varietà e pochi chili all'anno venduti a privati e ristoranti
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Andare a caccia di tartufi: "Meglio coltivarli"
Una decina di raccoglitori, quattro varietà e pochi chili all'anno venduti a privati e ristoranti
LUGANO - Non c'è da stare allegri: a conti fatti non saranno più di dieci chili. "Annata scarsa: e dire che non è stata neppure una pessima estate. Ma la natura fa quello che le pare". Come piazzare tartufi un po' là ...

LUGANO - Non c'è da stare allegri: a conti fatti non saranno più di dieci chili. "Annata scarsa: e dire che non è stata neppure una pessima estate. Ma la natura fa quello che le pare". Come piazzare tartufi un po' là e un po' qua senza criterio né misura: "Monte Generoso, San Giorgio, San Salvatore, Bré, Malcantone. Quando va bene se ne prendono 30 chili", racconta Fabio Marzoli, presidente dell'Associazione tartufai Svizzera italiana fondata nel 2012.

Tubero aestivum, da fine giugno; mesenterico e uncinato, in agosto; melanosporum per concludere la stagione: l'offerta del Ticino conta quattro specie, nere, che di rado finiscono sopra le nostre tavole. "Qualcosa si vende ai privati, qualcosa ai ristoranti. Prezzi? In linea, 600 franchi al chilo". Ma nell'azienda di Vacallo dove il tartufo lo si lavora, sposandolo al miele, al risotto o ai carciofi, la materia prima arriva dall'Italia. Troppo esigua la produzione locale per farne un business. "Siamo in 10 a raccoglierli, 30 o 40 con appassionati e curiosi. Ce li scambiamo, li usiamo per addestrare i cani, li regaliamo e il resto lo mangiamo. Si esce una o due volte a settimana, un paio d'ore, se ne trova un etto o due. È un hobby, come la pesca: non deve per forza piacere il gusto, anzi spesso è sgradito. Piace trovarlo".

Tartufaio da una vita ogni anno si accontenta dei suoi due chili con rammarico. "Perché il Ticino è ancora molto indietro. Magari fossimo nella Svizzera francese, dove la richiesta è tanta e si coltivano da tempo. Ma qualcosa si sta muovendo anche qui. L'interesse è in aumento. Penso che anche noi arriveremo a coltivarlo".

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