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GIUBIASCO/LEEDSIl ticinese Rossini sceglie la famiglia, il boss lo massacra

17.07.14 - 10:45
Jonathan non ha firmato con il Leeds: ha preferito non allontanarsi da moglie e figli piccoli. Nonno Leandro: "Loro, bravi ragazzi". I britannici: "Lui via perchè non ha nulla di speciale"
Keystone/Marco Vasini
Il ticinese Rossini sceglie la famiglia, il boss lo massacra
Jonathan non ha firmato con il Leeds: ha preferito non allontanarsi da moglie e figli piccoli. Nonno Leandro: "Loro, bravi ragazzi". I britannici: "Lui via perchè non ha nulla di speciale"

LEEDS (Gbr) – “Jonathan Rossini non ha nulla di speciale, per questo motivo lo abbiamo autorizzato a partire”. Sono più o meno queste le parole utilizzate dal Leeds, club britannico di Football League Championship, per scaricare il 25enne ticinese.
La storia è particolare e va raccontata per intero. Il giocatore ha apprezzato la chiamata della società guidata dall’italiano Massimo Cellino (colui il quale ha venduto il Cagliari a Tommaso Giulini) – con la quale si è allenato per qualche giorno – ma poi non ha firmato alcun contratto. Per rimanere più vicino alla famiglia ha preferito non imbarcarsi nell’avventura. Troppo lontana l’Inghilterra…

La propria posizione Rossini l’ha spiegata attraverso un comunicato stampa: "Avverto l'esigenza di ringraziare sentitamente il Leeds United nella persona del presidente Cellino e del direttore sportivo Nicola Salerno per la proposta e per l'ospitalità ricevuta in ritiro nei giorni scorsi. Con vivo rammarico non sono in grado di accettare il trasferimento in questo prestigioso club del quale mi sarei sentito onorato di far parte. I motivi sono strettamente personali e non riguardano né la questione contrattuale già definita tantomeno il gradimento della destinazione. Esprimo il mio più sincero in bocca al lupo al Leeds con l'augurio che le nostre strade possano nuovamente incontrarsi in futuro".

A questo punto è entrato in scena, a gamba tesa, l’irruento Massimo Cellino il quale, al posto di incassare in silenzio o mostrarsi comprensivo verso la decisione del calciatore, ha vergato parole velenose: "Noi vogliamo giocatori speciali – è apparso scritto sulla pagina web del club - e nei tre giorni di allenamento col resto dei compagni Rossini non ha dimostrato abbastanza. Non ha le caratteristiche adatte, quindi lo abbiamo autorizzato a lasciare la squadra".

Mancanza di tatto? Eccessiva durezza? Sicuramente la figura migliore, in un matrimonio che poteva essere ma non è stato, l’ha fatta il ragazzo…
“La situazione contrattuale di Jonathan è ingarbugliata - ha aggiunto nonno Leandro, da Giubiasco – so che è a metà tra la Sampdoria e il Sassuolo. So anche che ha provato per qualche giorno con il Leeds, in ritiro in Italia, ma che non è andata”.

I motivi che non hanno portato alla firma con il Leeds non sono stati specificati. Sta di fatto che, tenuto conto delle parole di Jonathan, il club avrebbe potuto chiudere in maniera diversa…
“Sappiamo tutti com’è Cellino – ha continuato Leandro – non c’è da stupirsi. Aveva già dimostrato il proprio carattere in tanti anni a Cagliari… Ora vedremo cosa farà Jonathan, spero possa trovare presto una squadra”.

Il fatto che abbia rifiutato il club per stare più vicino alla famiglia a lei risulta?
“So che lui e la moglie Maria Carla sono due bravissimi ragazzi e hanno i piccoli Carlo ed Eric a cui badare. La famiglia? Può essere…”.

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