"Sono passate troppe settimane. Per me sarà dura trovare Sergio"

Parla la sensitiva a cui vorrebbero rivolgersi gli amici dell’uomo scomparso il 4 gennaio da Contone. Intanto è giallo sulle registrazioni video dei treni transitati da Cadenazzo quel giorno
GIUBIASCO – “Sinceramente sono passate troppe settimane, le energie si sono mescolate, disperse. Per me sarebbe dura trovare il povero Sergio Porta”. Jolanda Rebozzi, sensitiva di Giubiasco, è la sensitiva a cui gli amici dell’84enne scomparso lo scorso 4 gennaio da Contone vorrebbero rivolgersi, dopo un’infinità di ricerche andate a vuoto. Rebozzi, tuttavia, è perplessa. E non nasconde le difficoltà del caso. “In queste situazioni bisognerebbe intervenire nel giro di 3-4 giorni dalla scomparsa. Ora è un po’ tardi. Per me sarebbe un forte stress e il rischio di fallimento sarebbe alto”.
La sensitiva, nota anche per avere partecipato alle ricerche del giovane Fabio Vanetti di Giornico, scomparso e barbaramente ucciso nel 1986, specifica come non si tratti di magia. “Bensì di energie. Bisogna captare l’energia della persona scomparsa. Il problema è che in quei luoghi nel frattempo è passato di tutto. Macchine, altre persone. Non voglio deludere le aspettative dei famigliari, è una responsabilità enorme. Una sola cosa potrei provare a fare: capire se Sergio è ancora vivo. Questo è più fattibile”.
Intanto resta il mistero sulle registrazioni video dei treni transitati quel 4 gennaio da Cadenazzo. Ancora oggi, complice l’ingiustificato silenzio della polizia, non si capisce se le autorità siano riuscite a visionarle per appurare se Sergio possa essere salito su un vagone. Roberta Trevisan, portavoce delle FFS, perlomeno prova a rispondere, ma senza dare certezze: “La videosorveglianza sui treni è sempre attiva. Sui dettagli non diamo informazioni”.




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