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"La mia Assicurazione RC ha pagato 2'500 franchi, ma il danno all’auto era irrilevante"

Le stime dei danni alle auto e i dubbi connessi. La storia e l’opinione di un assicuratore
Foto Archivio
"La mia Assicurazione RC ha pagato 2'500 franchi, ma il danno all’auto era irrilevante"
Le stime dei danni alle auto e i dubbi connessi. La storia e l’opinione di un assicuratore
LUGANO - “Non se ne può più. La speculazione e le richieste di indennizzo a carico delle assicurazioni raggiunge oramai dei livelli a dir poco preoccupanti. Nel mio caso la mia assicurazione RC è riuscita, senza batter...

LUGANO - “Non se ne può più. La speculazione e le richieste di indennizzo a carico delle assicurazioni raggiunge oramai dei livelli a dir poco preoccupanti. Nel mio caso la mia assicurazione RC è riuscita, senza batter ciglio, a rimborsare a un gentiluomo la cifra di ben 2'500 franchi per un danno che secondo il mio modesto parere non doveva assolutamente essere risarcito, poiché nemmeno riscontrabile”. È lo sfogo di un nostro lettore che richiama l’attenzione ai danni pagati dalle assicurazioni nei casi di sinistri d’auto e in particolare alle somme “eccessive”, rispetto ai reali danni subiti da un’auto.

Una valutazione personale che non è però tanto rara tra i conducenti.

 

La storia – “A seguito di un leggero contatto tra la mia motocicletta ed un’auto in centro Lugano, il sottoscritto e il proprietario del veicolo “danneggiato” si scambiano generalità e dati relativi ai veicoli per un eventuale annuncio del caso alle rispettive assicurazioni. Da parte mia esprimevo alla controparte che il mio danno era irrilevante e che con un prodotto adatto e un poco di “olio di gomito”, la leggera abrasione si sarebbe tolta e la carenatura della mia motocicletta sarebbe ritornata agli antichi splendori”.

 

Il nostro lettore infatti conferma che la sua moto è tornata lucida come prima. Non è accaduto lo stesso per l’auto. “Sinceramente anche il suo veicolo mi sembrava nelle stesse condizioni, ma siccome ero dalla parte del torto gli ho consigliato di contattare il suo carrozziere per un controllo più approfondito. Dopo pochi giorni la mia assicurazione mi avvisa che il galantuomo ha richiesto l’intervento di un perito per constatare il danno”.

 

Dopo alcuni giorni, il responsabile della compagnia d’assicurazioni gli telefona annunciando che provvederanno all’indennizzo del danno. Costo dell’operazione 2'500 franchi. “Ho espresso all’assicuratore il mio grande disappunto per questo risarcimento elargito sicuramente con eccessiva leggerezza. Forse le assicurazioni stesse dovrebbero essere molto e dico molto più oggettive nella valutazione dei danni e dei risarcimenti. Questo sarebbe sicuramente a favore degli utenti stessi e delle conseguenti tariffe assicurative”.

 

Il nostro lettore pone dubbi sulle stime che vengono fatte dai carrozzieri ai periti delle assicurazioni. E spiega: “Le compagnie di assicurazioni devono giustamente garantire dei risarcimenti leali e celeri per danni che i loro clienti subiscono, ma nello stesso modo dovrebbero essere critiche e scrupolose nell’esaminare casi in cui palesemente si può riscontrare un illecito o quantomeno un abuso nella richiesta di indennizzo”.

Anche perché alla fine a pagare sono i clienti, almeno in parte.

 

L’opinione dell’assicuratore - Mirko Giorgi della Vaudoise Assicurazioni spiega infatti che i clienti pagheranno di più in seguito al sinistro, ma non copriranno tutta la somma versata dalla compagnia. “Possono esserci due casi, se il cliente ha la protezione del bonus, cioè circa l’80%degli automobilisti, il cliente non riceverà l’aumento del premio l’anno successivo. Mentre se non ha la protezione, il premio aumenterà in base all’ammontare del sinistro. In ogni caso, l’assicurazione non recupererà mai la somma del danno. Le faccio un esempio, metta che un cliente non ha la protezione del bonus e paga un premio di 2'000 franchi all’anno di assicurazione auto e metta che il danno è di 4'000 franchi. Facendo un calcolo approssimativo, l’aumento del premio per il primo anno potrebbe aggirarsi intorno ai 360 franchi, al secondo ne pagherà 250, al terzo 150. In genere il premio torna al minimo dopo tre o quattro anni al massimo, per cui la somma degli aumenti del premio non sarà mai pari al danno pagato dall’assicurazione”.

 

Tuttavia Giorgi comprende la lamentela di chi, come il nostro lettore, pensa di aver fatto un piccolo danno che poi invece risulta grande: “Anche perché se un cliente ha più incidenti e tutti vengono valutati con costi alti, non solo pagherà di più ogni anno, ma la stessa assicurazione lo inviterà a scegliere un’altra compagnia. Ed è logico che scatta anche la sfiducia nei confronti delle carrozzerie o dei periti. Tuttavia, sono situazioni non facilmente dimostrabili”.

 

Alla base delle compagnie di assicurazioni c’è infatti la fiducia nei periti. “Quando il perito fa la stima – continua Giorgi - la compagnia si fida. Poi bisogna anche considerare che la valutazione del cliente non è una valutazione tecnica, per cui lui potrà vedere solo un graffiettino, mentre dietro quel danno, ci potrebbe essere qualcosa di più grave”.

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