Cerca e trova immobili

LUGANOMelisa verso la chiusura

01.11.12 - 17:18
I dipendenti della libreria luganese senza lavoro da lunedì, già firmate le lettere di licenziamento. Stessa misura anche per le altre sedi
Foto Ti-Press
Melisa verso la chiusura
I dipendenti della libreria luganese senza lavoro da lunedì, già firmate le lettere di licenziamento. Stessa misura anche per le altre sedi

LUGANO - La libreria Melisa di Lugano verso la chiusura. Ieri pomeriggio, a sorpresa, i lavoratori hanno ricevuto una lettera di disdetta, nella quale si comunica l'imminente chiusura della sede luganese. La quale, in verità, risultava già chiusa ieri pomeriggio intorno alle 17, nonostante l'orario preveda generalmente un orario di apertura fino alle 18.30.

Secondo nostre informazioni i dipendenti della libreria luganese si sono recati subito dopo presso la sede centrale di Bedano, per ricevere istruzioni su quanto avverrà nei prossimi giorni, e soprattutto per firmare la lettera di licenziamento che di fatto porrebbe fine alla loro esperienza lavorativa. Non ci è stato possibile al momento parlare con i vertici dell'azienda, in quanto impegnati in riunione e irraggiungibili.

 

Melisa è articolata in tre librerie, site a Lugano, Grancia e Locarno, e ha il suo Centro distribuzione e amministrativo a Bedano. Tutte e tre le filiali sarebbero interessate dalla misura, e già da domani non apriranno. Oggi, il sito internet della Melisa è offline. Per maggiori dettagli, è prevista nella mattinata di domani un incontro con la stampa. Probabile anche un incontro con i sindacati.

 

Melisa fu fondata nel 1939, e può a pieno titolo considerarsi un marchio storico nel panorama ticinese, non solo quello editoriale. Nel 2010 il gruppo commerciale Valora, che le controllava dal 1999, aveva venduto le librerie ticinesi al gruppo "La Pergamena", società cooperativa senza scopo di lucro fondata nel 2005 e attiva nel settore culturale. Lo scorso luglio si dava notizia di un piano di risanamento per la società, con l'interessamento di investitori ticinesi che avrebbe dovuto scongiurare il rischio di licenziamenti. Tagli al personale che si erano già verificati nel 2009, quando 22 collaboratori persero il lavoro.

 

La notizia lascia sorpresi i sindacati. "Per noi è un fulmine a ciel sereno - ci dice Paolo Locatelli, dell'OCST - sapevamo che alla Melisa c'erano delle turbolenze, ma mai avremmo immaginato che si sarebbe arrivati a una chiusura così immediata del negozio". L'OCST dal canto suo è pronto a fare battaglia. "Saremo in prima linea a difendere i lavoratori e prenderemo al più presto contatto con loro per valutare la gravità della situazione" ha concluso il sindacalista.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE