«I miei figli li faccio crescere qui»

Giorgio Fonio, il consigliere nazionale che vive più a sud della Svizzera, difende la sua città: «Ma il centro così non ha un'anima. Va ripensato»
Giorgio Fonio, il consigliere nazionale che vive più a sud della Svizzera, difende la sua città: «Ma il centro così non ha un'anima. Va ripensato»
CHIASSO - «Chiasso è una città speciale. È un luogo in cui puoi vivere bene». Impressioni di Giorgio Fonio, consigliere nazionale, il deputato più a sud della Svizzera. La sua è una reazione di pancia al recente articolo pubblicato da tio.ch in cui si raccontano l'agonia e il vuoto del centro e dei piccoli commerci nella località di confine. «Io a Chiasso ci vivo da oltre vent'anni. Qui sto facendo crescere i miei quattro figli».
Fonio, è innegabile che il centro e i piccoli commerci di Chiasso siano in difficoltà.
«Sono difficoltà che hanno anche altri centri però. La sofferenza del piccolo commerciante non è solo una sofferenza chiassese. Non scherziamo. La tocchiamo a livello europeo. Quello che mi colpisce e mi infastidisce è che quando si parla di Chiasso si enfatizzino soprattutto gli aspetti negativi. Chiasso va vissuta».
E come?
«È a misura di famiglia. In poche centinaia di metri hai tutti i servizi necessari. Ci sono tutte le scuole, ci sono infrastrutture sportive, ci sono associazioni, c'è cultura. Non lo dice quasi mai nessuno questo. È vero che qualcosa sul centro cittadino bisognerebbe cambiare...»
In che senso?
«È pedonale. Ma allo stesso tempo non è pedonale. Questa semi pedonalizzazione non va bene. Non è né carne, né pesce. Se bisogna rivalutare un centro non lo si può fare così».
Nel settembre del 2021 con il capogruppo in consiglio comunale Amedeo Mapelli lei aveva inoltrato un'interrogazione al Municipio che andava proprio in questa direzione.
«Ci si chiedeva quale fosse il bilancio della città a vent'anni dalla "pedonalizzazione". Ottenemmo una risposta interlocutoria. Bisogna avere il coraggio di rischiare e innovarsi. Partendo da una maggiore consapevolezza».
Qual è la ricetta di Fonio per rendere Chiasso più attrattiva in generale?
«Va messo in piedi un piano di comunicazione diverso. Abbiamo bisogno di spiegare alla gente cosa è Chiasso. Non viene fatto abbastanza».
Per alcuni Chiasso è brutta e pericolosa.
«Non è così. Ci sono stati episodi di cronaca che hanno fatto discutere, questo è vero. Ma ci sono anche tante cose positive. I chiassesi sono orgogliosi di essere chiassesi. Ma l'avete già vista la collina del Penz? Abbiamo un polmone verde invidiabile. E cosa dire delle piscine comunali? D'estate sono meravigliose. Se vivi a Chiasso in pochi minuti raggiungi le gole della Breggia, oppure facilmente arrivi in Valle di Muggio».
A livello economico invece qual è la proposta?
«La politica deve porre le condizioni quadro ideali. Poi i commercianti devono essere bravi e innovativi per tenere il passo della concorrenza. Per il resto lo ripeto: bisogna capire se quel centro ha ancora senso così come è oggi. Non ha una vera anima. È su quello che occorre intervenire».
Mancano anche gli eventi capaci di attirare la massa?
«A me risulta che le autorità di eventi ne organizzino. C'è un'offerta. Il vuoto c'è, semmai, quando non ci sono gli eventi».




