Cerca e trova immobili
CANTONE

Vuota che più vuota non si può

Una volta era una delle città ticinesi più "in". Adesso sembra caduta in disgrazia. E non pare riuscire a rialzarsi. Il dramma silenzioso di Chiasso.
Foto di Davide Giordano/ tio.ch
Vuota che più vuota non si può
Una volta era una delle città ticinesi più "in". Adesso sembra caduta in disgrazia. E non pare riuscire a rialzarsi. Il dramma silenzioso di Chiasso.

CHIASSO - Povera Chiasso. Nonostante gli sforzi di negozianti e autorità il centro è spesso desolatamente vuoto. Una situazione che si protrae ormai da una ventina d'anni. E che crea grande amarezza in chi ha una piccola attività commerciale. «Le cose sono cambiate – sostiene Davide Rampoldi, presidente della Società dei commercianti del Mendrisiotto –. Durante la settimana ci sono persone che circolano, lavoratori. Spesso sono frontalieri che sul territorio lasciano poco. Si portano la schiscetta e non vanno nei nostri negozi».

Gente con poco potere d'acquisto – Stando ai "vecchi" chiassesi, quelli che hanno vissuto gli anni del boom, a Chiasso è proprio cambiato anche il tessuto sociale. Rampoldi non lo può negare. «Col tempo Chiasso si è trasformata. È diventata una città d'accoglienza, ci sono tanti migranti. Allo stesso tempo ci sono anche diversi ticinesi in assistenza. Queste persone purtroppo non hanno un potere d'acquisto, non si può pensare che contribuiscano a fare girare l'economia. Tante non escono nemmeno di casa. È un fenomeno che impoverisce anche la visione che la gente esterna ha di Chiasso».

Una brutta etichetta – «Questa brutta etichetta ce l'hanno appiccicata dai tempi di Via Odescalchi – dice il sindaco Bruno Arrigoni –. È ingenerosa. Perché nel frattempo sono stati fatti grandi sforzi per sistemare sia quella via, sia altre zone della località».

Quei fattori storici – Ma come si pone il sindaco nei confronti del vuoto che regna in centro? «La crisi dei piccoli commerci è in corso ormai da tanto tempo. Da quando è stato tolto il segreto bancario: Chiasso in questo aveva una specie di monocultura. E poi c'è il cambio franco-euro sfavorevole, con la frontiera vicina non è il massimo. Dobbiamo conviverci».

Se c'è un evento... – «Anche perché – gli fa eco Rampoldi – l'ipotesi di creare una zona franca per la zona di Chiasso non trova riscontri a Berna». «Però – riprende Arrigoni – constatiamo un aspetto importante: quando al weekend non c'è niente il centro è vuoto, se però si crea un evento la gente arriva. Forse servirebbe più coraggio in tal senso».

Pedonalizzazione: urge un dietrofront? – «A me piace che i centri siano pedonali – riprende Rampoldi –. Quello di Chiasso forse non dovrebbe essere così però. Non ha la storia per esserlo. E andrebbe fatta una riflessione».

«Attirare aziende» – «Dal canto nostro – precisa il sindaco – stiamo facendo di tutto per attirare nuove aziende. Recentemente una nota banca ha trasferito 170 impieghi da Bedano a Chiasso. Abbiamo affitti più bassi. E siamo geograficamente più interessanti per gli istituti che trattano con la clientela italiana. Questi 170 nuovi impieghi potrebbero portare più movimento anche a livello di shopping».

«Certe cose non succedono quasi più» – «Per il momento – evidenzia Rampoldi – non si vede un beneficio concreto. Si parla anche di uno spazio da dedicare all'intelligenza artificiale. Anche a tal proposito si auspica che arrivino persone in più che riempiano il centro. Però dobbiamo farcene una ragione: non succede quasi più che uno esca in pausa pranzo e vada a comprarsi un paio di scarpe da 200 franchi, anche a causa dello shopping online».

«Ma Chiasso è anche altro» – Arigoni conclude con un messaggio positivo: «Forse si sta insistendo troppo su un tempo che non può più tornare. Chiasso è anche altro. Non solo il centro e non solo piccoli commerci. C'è anche la cultura. Abbiamo iniziative, come la mostra appena inaugurata sulla carriera di Sofia Loren, che tanti ci invidiano».

Che ne è del progetto dell'ex centro Ovale?
L'obiettivo era quello di aprire entro fine 2025. Per una serie di situazioni particolari l'inaugurazione di Ellipticum, il nuovo spazio all'interno dell'ex Centro Ovale di Chiasso, scivola di almeno sei mesi. «Abbiamo avuto dei contrattempi, indipendenti dalla nostra volontà», evidenzia uno dei promotori del progetto.
Secondo le intenzioni lo stabile dovrebbe diventare una sorta di tempio dell'intrattenimento digitale, con particolare attenzione all'ambito degli e-sport. «L'idea è ancora concreta. Al momento gli spazi non sono occupati da nessuno. Anzi, abbiamo appena finito di svuotare completamente l'ex centro commerciale. Sono anche state tolte le vecchie luminarie che stavano sulla cupola. Il prossimo passo sarà quello di sistemare il manto esterno. Noi crediamo ancora fermamente in Ellipticum».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

M.F 2 gior fa su tio
Accendi i fari ultravioletti, e vedrai apparite tutti...ho già lasciato un post ben articolato in seguito a questo articolo. Desidero commemorare il nostro, CARMELO, personaggio storico che cantava recitava animava e musicava la cittadina, era come il Gallo al mattino lo odiavano proprio i nostrani, ora la Chiasso bene deve parlare bene l'inglese, l'arabo e l' ucro-russo anche per fare la spesa o alla Village Die Post, Comunque Chiasso porta il titolo, ma il resto del cantone è peggio vedi falli....menti. casse malati con tariffe nord e sud. e commenda don i pantaloni ad acqua in casa in quelli di Lugano University

Stilton 2 gior fa su tio
Risposta a M.F
Per ogni super ricco che è arrivato in Ticino, almeno quattro ticinesi sono diventati poveri. Per ogni azienda farlocca, almeno quattro imprenditori non hanno non hanno la possibilità di far prosperare la propria azienda, o di partire da zero.

Swissabroad 3 gior fa su tio
Da Bedano a Chiasso. Sì Corner Banca. 170 frontalieri che mica spendono un franco nella triste Chiasso. Va là...

mastermi 2 gior fa su tio
Risposta a Swissabroad
anche quelli della ferrovia svizzera. se vai a pranzo dopo il confine sono tutti in un ristorante che a mezzogiorno primo, secondo, acqua e caffe' 12 euro. contro 17frs per un piatto di pasta. fanno 300 mt a piedi e a fine mese se li trovano in tasca le differenze

F/A-19 3 gior fa su tio
L’abolizione del segreto bancario ha creato danni enormi al nostro paese, sopratutto a cittadine che vivevano di banche e soldi neri come appunto Chiasso, tutto il resto è contorno che serve solo agli illusi, punto.

mastermi 2 gior fa su tio
Risposta a F/A-19
tutto il ticino e' conciato cosi....essendo una regione di terzisti ( di cui molti anche per i motivi da te scritti se ne sono andati) e non considerata da berna, tantomeno dai politici locali, hanno creato la prevedibile situazione.

F/A-19 2 gior fa su tio
Risposta a mastermi
Il problema è che vogliamo tutti avere più soldi a fine mese in busta paga ma chi fa gli stipendi non può permetterselo, pena la chiusura dell’attività. In Ticino abbiamo appena votato un aggravio di mezzo miliardo che dovrà giocoforza entrare nelle casse pubbliche prima di uscire ed anche qui nessuno sa come fare concretamente, a parole tutti bravi, a votare soluzioni devastanti anche, tra un po’ nessuno vorrà governarci nemmeno a pagarli il doppio ed intanto si comincia a capire quello che vado dicendo da sempre, non sperperare i denari pubblici in cose non strettamente necessarie tipo il PVP, il LAC, il PSE, i bus elettrici, il trenino in centro Lugano. Ora Lugano corre ai ripari vendendo i gioielli di famiglia, attività a cui ricorrevano i ricchi di un tempo quando andavano in rovina.

F/A-19 3 gior fa su tio
L’abolizione del segreto bancario ha creato danni enormi al nostro paese, sopratutto a cittadine che vivevano di banche e soldi sporchi come appunto Chiasso, tutto il resto è contorno che serve solo agli illusi, punto.

64cleme 4 gior fa su tio
La decadenza dovuta ad uno sfavorevole mutamento di condizioni economiche, sociali, ambientali e politiche è un fenomeno che ritroviamo in tutto il mondo, coinvolge insediamenti di dimensioni assai variabili e assume proporzioni di diversa evidenza. Nel caso della nostra cittadina di confine si vede ma non è poi così drammatica in confronto a quella di aree urbane un tempo fiorenti e ora segnate da abbandono e grave degrado urbanistico. Rispetto alle ragioni addotte nei commenti che ho letto aggiungerei solo la mancata valorizzazione dei pregi urbanistici che presentava la Chiasso storica nella prima metà del novecento, sacrificati senza pietà con edificazioni e opere accessorie funzionali alle pressioni imposte dai settori trainanti bancario e del traffico merci nonché dal massiccio afflusso di manodopera straniera. Oggi che quelle pressioni si sono notevolmente ridimensionate si avvertono la mancanza di nuclei storici attrattivi, la scarsa vivacità delle periferie ridotte a zone abitative e le conseguenze negative di un assetto viario problematico e deturpante.

Aaahhh 4 gior fa su tio
Palazzi vecchi, sempre meno posteggi, sembra fatto per attrarre chi non può spendere e gli altri se ne guardano bene da andare a vivere in quel posto

Opinione democratica 4 gior fa su tio
L'Errore Politico di Chiasso: Ignorare il "Tessuto Caldo" del Territorio Se è vero che Chiasso è in uno stato di "morte apparente" a causa di dinamiche economiche e frontaliere, è altrettanto vero che la responsabilità ricade su una politica distratta e con priorità distorte. Le autorità comunali mostrano interesse, ma in una proporzione che definirei sbagliata. L'amministrazione eccelle nell'attrarre e sostenere settori quotati in borsa o le grandi aziende. Questo è certamente positivo per le casse pubbliche, ma crea un grave squilibrio. Ci si dimentica volutamente di quel tessuto economico minuto – i piccoli commerci, le attività artigianali, i servizi locali – che potrebbero veramente dar vita e calore a Chiasso. L'attenzione che il cittadino vorrebbe vedere sul suo quartiere, sulla sua zona pedonale, e sul piccolo esercente, è quasi inesistente. Questo problema non è isolato, ma comune a gran parte della politica municipale, cantonale e svizzera. Finché la politica non tornerà a essere genuinamente al servizio della popolazione anziché degli interessi economici più influenti, difficilmente vedremo un cambiamento. Come possiamo aspettarci che i politici comprendano e risolvano i problemi del territorio se sono i primi a non viverlo? "Dove vivono loro non è dove vive il popolo." La realtà del cittadino, che lotta quotidianamente con la concorrenza sproporzionata e l'impoverimento locale, è lontana dalle loro dinamiche. Quando un cittadino solleva un problema critico – che sia l'eccessiva quantità di parrucchieri o la chiusura di un negozio storico – la risposta amministrativa è quasi sempre che si tratta di un "caso sporadico". La realtà è il contrario. Questi non sono eventi isolati, ma sintomi di un problema strutturale profondo. Il silenzio o la minimizzazione da parte delle autorità non fanno che accelerare l'emorragia economica e sociale del nostro amato territorio. È tempo che i nostri amministratori escano dalle torri d'avorio e rimettano al centro il bene del tessuto locale e la sostenibilità della vita comunitaria di Chiasso.

GC75 4 gior fa su tio
Risposta a Opinione democratica
Non vedono il problema perché per loro non c'è. Più aprono ditte, uffici, studi e aziende, e lasciano la loro residenza fiscale gli stranieri, e più LORO guadagnano in tasse. Frega poco del contorno. E' diventata una città dormitorio e non cambierà nulla....anzi....la qualità della vita fa sempre più schifo!

mastermi 2 gior fa su tio
Risposta a GC75
inoltre posso aggiungerti che i chiassesi sono sempre al di la' del confine. Qui non e' rimasto nulla per i consumi, commerci etc

silonzo 4 gior fa su tio
A Chiasso bisognerebbe avere il coraggio di fare le cose un po' più in grande copiando (oppure associandosi) dal Fox Town, che attrae 7 giorni su 7 folle dal nord Italia. Chiasso sarebbe addirittura più comoda da raggiungere per questi clienti. Bisognerebbe trasformare il centro di Chiasso in un Outlet a cielo aperto, un po' come quello che c'è a Serravalle. Certo, ci vuole qualcuno che coordini e convinca i proprietari dei locali commerciali, ma il comune potrebbe, almeno in un primo tempo, avere un ruolo inovatore in tal senso. Ci vuole coraggio e determinazione!

ZioTore 3 gior fa su tio
Risposta a silonzo
Quella della città dell'Outlet all'aperto non è per nulla male.. almeno tutta la zona sul corso s.Gottardo. Ma ci vorrebbe un altro sindaco! Purtroppo l'attuale è limitato nei ragionamenti e nelle idee lungimiranti.. Cmq bella idea!

Swissabroad 3 gior fa su tio
Risposta a silonzo
Poi oerò ci si lamenta del traffico. Decidetevi..

Freerider67 4 gior fa su tio
Purtroppo la situazione che mi riporta una conoscenza che vive a Chiasso, la situazione non è delle più simpatiche e sicure. Capisco che sembra che tutto ruoti solo attorno a questo tema, sicuramente ce ne sono altri che non conosco, ma non si può sempre far finta di niente oppure arrabbiarsi perchè qualcuno ribadisce il problema. La gente se ne va, così come i negozianti e i turisti. La questione dei prezzi è sempre la stessa. Se offri un luogo carino, pulito, sicuro e attrattivo la gente c'è.

Opinione democratica 4 gior fa su tio
Chiasso non è brutta; va conosciuta e frequentata per scoprirne il valore. Certo, è percepita come "morta", ma questo stato non è una condanna: è una sfida che, come comunità, possiamo e dobbiamo raccogliere per rianimarla. La nostra zona pedonale, per esempio, è un gioiello, una delle poche lunghe e pianeggianti della regione, ma è innegabilmente mal gestita. 🛑 Il Nodo della Frontalierato nel Commercio Il problema, a mio avviso, risiede in parte negli esercizi pubblici che non contribuiscono alla rianimazione della città. Troppi titolari sono frontalieri che non hanno un reale interesse per il territorio, se non quello di massimizzare il guadagno – il "poco più" rispetto all'Italia – per poi tornare a vivere e spendere nel loro Paese d'origine. La concorrenza più difficile non è con l'Italia, ma in casa nostra. Mi riferisco specificamente a quei commerci tipici che dovrebbero creare "calore" e anima. Basti pensare all'eccessiva proliferazione di attività come i parrucchieri. In un territorio così piccolo, la stragrande maggioranza dei titolari è costituita da frontalieri che non hanno alcun attaccamento al territorio, venuti solo per un salario di circa 2000 franchi netti per otto ore di lavoro. 📉 L'Impoverimento del Territorio I commercianti che vivono e hanno interessi qui arrancano a causa di una concorrenza sproporzionata. Sono loro a voler dare qualcosa al territorio, ma spesso sono costretti a chiudere per mancanza di mezzi. E le autorità comunali, in tutto il Ticino, continuano a rilasciare permessi con una leggerezza disarmante. Lo stesso discorso vale per bar, ristoranti e altri servizi. Non lamentiamoci se il nostro potere d'acquisto diminuisce. In queste condizioni, come può un'azienda locale offrire posti di lavoro con salari dignitosi? Permettendo di svuotare le casse e lasciare che tutti i soldi escano quotidianamente, si impoverisce inevitabilmente il territorio a discapito di privati, Comuni e Cantone. 💡 Un Futuro in Bilico A quanto pare, a chi ci amministra va bene così. Ma se non poniamo un freno, potremmo ritrovarci presto con frontalieri persino nelle posizioni politiche. Non ho nulla contro i frontalieri, ma servono regole più stringenti per garantire la sostenibilità del nostro Cantone. Finchè continueremo a permettere che le risorse finanziarie fuoriescano senza un equilibrio, i nostri giovani saranno costretti ad andare altrove e il Ticino si troverà in una bara economica. Quando tutti quegli stranieri venuti qui quando c'era ricchezza se ne andranno perché non ci saranno più soldi, forse, e solo forse, avremo una possibilità di vera ricrescita. Per vivere bene tutti e per avere un Ticino che non si impoverisce sempre più, dobbiamo agire ora e ristabilire un giusto equilibrio territoriale.

Entity1 4 gior fa su tio
Diciamo le cose come stanno l’unica cosa attrattiva di chiasso è il gelataio in piazza che merita e da cui vado fin da quando ero piccolo. Il resto è da evitare soprattutto per certi personaggi che girano

Swissabroad 3 gior fa su tio
Risposta a Entity1
E quello sarebbe un gelato ? Un intruglio chimico vorrai dire. Mai provati quelli della Riviera Romagnola ? Quello di Chiasso lo scambierebbero per detersivo...

Flet 4 gior fa su tio
La politica ha fallito su tutti i fronti! pora Chiasso!

Zapa 4 gior fa su tio
In un paesino di frontiera con il franco alle stelle e l inquinamento che cosa vuoi aspettarti? Inutile e meschino addossare la colpa ai migranti. Uns soluzione sarebbe creare una zona franca sia per il commercio che per il cambio. Vi e anche da dire che la zona pedonale mi sembra un progetto archittetonico un tantino esagerato per Chiasso si nota di piu la desolazione.

Mitch 83 4 gior fa su tio
Il vero problema,non solo di chiasso, è che la gente non ha più potere d' acquisto! Oltre a questo oggettivamente chi ha il tempo di andare dal fornaio dal calzolaio ecc ? Una volta c'erano le mogli che non lavoravano che avevano il tempo di andarci , oggigiorno la maggior parte deve o vuole lavorare.Metteteci pure che ormai si compra tutto online perché costa meno e la frittata è fatta. Lugano fa un' eccezione solo perché i negozi sono per una clientela benestante e sfruttano il turismo per fare affari ma anche qui siamo lontani dai fasti di un tempo!

Adso 4 gior fa su tio
L’erba verde farebbe rifiorire i piccoli commerci.

Stranita 4 gior fa su tio
Dopo alcune esperienze molto negative che mi hanno causato veramente paura, Chiasso se poso la evito.

GC75 4 gior fa su tio
Non è vero che è deserta. Ogni mattina tantissime persone, con zaini, borse della spesa invade il corso per raggiungere uffici, studi di ogni genere,..edifici interi costruiti apposta.....costruiscono casa (cemento su cemento) che regolarmente restano deserte, con nomi "fittizzi" o "di comodo"....per non parlare delle macchine.....a centinaia...a tutte le ore del giorno (con traffico...smog...parcheggi pieni di macchine)... Insomma, la città in cui ognuno di noi vorrebbe vivere!

GC75 4 gior fa su tio
Risposta a GC75
PS: Aspettiamo tutti con ansia la costruzione dell'Hotel nella zona del Boffalorino...INDISPENSABILE (per le tasche dei soliti)..che sicuramento porterà lavoro per i ticinesi, cancellando una zona verde abbandonata per far spazio a cemento e macchine, in una zona SEMPRE congestionata....Grazie!

AL60 4 gior fa su tio
Da Chiassese anch’io non posso che dire povera Chiasso e c’è poco da fare non si può tornare indietro ai tempi d’oro tutto è cambiato!!!🥲

Bom 4 gior fa su tio
Risposta a AL60
Mi ricordo con nostalgia i tempi in cui le scalinate della chiesa erano piene di giovani e c'era il carretto dei gelati dal Giuvàn

ZioTore 4 gior fa su tio
Se non si deciderà di ripristinare il traffico (che piaccia o no) in centro Chiasso, nessuno si impegnerà a trovare un posteggio per andare a fare compere a Chiasso.. non ci sono più nemmeno i grandi magazzini... Se porti auto, qualcuno si ferma e compra ed allora i negozi potrebbero trovare luce, ma Chiasso come diceva qualcuno non è obiettivamente bella, per tanto sperare nelle passeggiate domenicali è utopia.. ma ci vuole un Municipio capace di vedere oltre il naso e anziché sprecare energie per il centro ovale, cercare una soluzione per la città

Freerider67 4 gior fa su tio
Risposta a ZioTore
Certo come no, si fa di tutto per eliminare il traffico e l'inquinamento dai centri per renderli sicuri e pedonali, mo arriva la propostona..

TheOsage 4 gior fa su tio
Non solo il centro di Chiasso è quello che si dice una città fantasma, in determinate ore del giorno, anche Mendrisio la sta seguendo a ruota e ha un centro decisamente più bello. Scusatemi, ma andare nel centro di Uggiate Trevano, un paese piccolissimo pieno di vita. Perché? Perché a distanza di pochi metri hanno, il panettiere, il calzolaio, la ferramenta, la libreria, la cartoleria, la sartoria, devo andare avanti? Cose che da noi sono e stanno sparendo, e che erano accentratori, e questo nonostante i molti centri commerciali nella zona. Cmq, era chiaro che il destino fosse questo, mi dispiace dirlo, ci ho lavorato e frequentato per più di vent'anni, ma è una città senza più un'anima.

Swissabroad 3 gior fa su tio
Risposta a TheOsage
Vero. A Uggiate c'è tutto racchiuso in tre km quadrati...e locali pieno di gente, ragazzi che si ritrovano per eventi e aperitivi. A Chiasso al massimo per qualche funerale 😆

ZioTore 4 gior fa su tio
Forse è arrivato di cambiare sindaco.. perché le sue idee di rilancio sono una morte annunciata.. Io sono di Chiasso, ci sono praticamente nato e vissuto fino a 25 anni... era una città dinamica, viva... e che teneva viva Chiasso era Corso S.Gottardo che si poteva attraversare in auto. Ad un dato momento ad un sindaco (Pedrolini credo) ha avuto la brillante idea di far diventare Corso S.Gottardo zona pedonale, non capendo che Chiasso era viva perché il corso era trafficato. Non contento ha deviato tutto il traffico facendolo sbucare in bocca ai Centri Commerciali Breggia e Serfontana ... e non contento se uno voleva tornare in centro, si ritrovava senza dei veri posteggi nelle vicinanze del corso.. Non arrivando più le auto, non arrivavano più i clienti delle banche e di conseguenza se ne sono andate, togliendo un indotto non da poco, e pian piano è morta.. Aggiungiamoci che è diventata la città dei richiedenti d'asilo ed il gioco è fatto.. Ecco la cronostoria di una morte annunciata...

JCarlox 4 gior fa su tio
Realmente non riesco a capire come sia possibile. Chiasso e il un posto meraviglioso, la invidia del Ticino. Ahhh... come direbbe le autorità cantonale: non e colpa di nessuno e nessuno ha tutta la responsabilità....

Jeremy17 4 gior fa su tio
Non tentiamo come ogni volta di trovare scuse per dare una risposta alla Chiasso deserta. Non sono i frontalieri, il segreto bancario, le offerte o qualsiasi altra cosa volete pensare. Chiasso è brutta, il centro di Chiasso non offre nulla di oggettivamente bello a nessuno. Non ti viene in mente di fare la passeggiata a Chiasso. Certo anche che i migranti non aiutano, sono sparsi ovunque e non sempre la gente si sente al sicuro. Potete pensare a qualsiasi tipo di iniziativa per risollevare Chiasso, ma saranno per qualche serata o per qualche week-end. Poi tutto tornerebbe a tacere. Fatevene una ragione e basta lamentarvi del franco forte o dei frontalieri che si portano la schiscetta....lo fanno anche i ticinesi per far quadrare i conti

Brissago 4 gior fa su tio
Risposta a Jeremy17
Quoto ogni singola virgola di quanto hai detto!

IoMeMoi 4 gior fa su tio
Risposta a Jeremy17
Finalmente un commento intelligente!

francox 4 gior fa su tio
Risposta a Jeremy17
Con la differenza che i ticinesi vivono e pagano le tasse da noi e la schiscetta é probabilmente della migros.

Koblet69 4 gior fa su tio
Risposta a Jeremy17
sono d'accordo, Chiasso è brutta e lo è sempre stato! solo che in passato dava l'idea della città ridente solo perché era la prima Svizzera dopo la dogana e quindi ci si potevano fare gli affari di scambio tipici delle città di confine( cioccolato sigarette ecc ecc). la schiscetta e sempre stata portata dai frontalieri per avere il guadagno massimo dal lavorare in ch ( basta guardare le villette e le auto che girano a ridosso dei confini tra Vatesotto Comasco e Val Chiavenna )ma chiunque lo avrebbe fatto.

Koblet69 4 gior fa su tio
Risposta a francox
infatti esatto

Swissabroad 3 gior fa su tio
Risposta a francox
Ti garantisco che spesso "i noss" hanno la schiscetta di Tigros o Bennet.
NOTIZIE PIÙ LETTE