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Si torna a vivere in centro

Pubblicati i dati statistici della Città di Lugano. Invecchia la popolazione, ma crescono i ventenni. Soprattutto in alcuni quartieri
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Si torna a vivere in centro
Pubblicati i dati statistici della Città di Lugano. Invecchia la popolazione, ma crescono i ventenni. Soprattutto in alcuni quartieri
LUGANO - A differenza del periodo pandemico, quando le persone guardavano con maggiore interesse i quartieri periferici alla ricerca di maggiori spazi, a Lugano aumentano i cittadini nelle zone residenziali più centrali. Lo confermano dati forniti o...

LUGANO - A differenza del periodo pandemico, quando le persone guardavano con maggiore interesse i quartieri periferici alla ricerca di maggiori spazi, a Lugano aumentano i cittadini nelle zone residenziali più centrali. Lo confermano dati forniti oggi durante la consueta annuale presentazione dei numeri statistici della Città, aggiornati al 31 dicembre 2024. «Le cifre - spiega il sindaco Michele Foletti - mostrano una città che ha saputo resistere agli sconquassi e alle tragedie degli ultimi anni».

I quartieri in crescita - La popolazione è aumentata maggiormente a Molino Nuovo (+121), Viganello (+91) e Besso (+46). Al contrario, è diminuita con maggior intensità a Cassarate (-89), Barbengo (-68) e Villa Luganese (-35). I tassi di crescita più elevati si sono registrati a Brè, Certara, Cureggia e Davesco-Soragno; quelli più bassi a Villa Luganese, Bogno e Aldesago. Per la prima volta, un quartiere della città supera i 10'000 abitanti, e si tratta di Molino Nuovo (10’114).

Trend invertito - «Durante il Covid - continua Foletti - le persone preferivano zone con aree verdi e spazi maggiori. Passata la paura, ci si è resi conto che è più comodo abitare verso il centro. Anche per esigenze lavorative». A questo proposito, il discorso potrebbe legarsi anche all’incremento dei ventenni (+163), a fronte di una popolazione che invecchia in maniera decisa, e alla presenza dei campus universitari.

Si cresce (poco) - I dati, presentati dal data scientist della Città Lorenzo Barisone, confermano, per il quarto anno consecutivo, l’incremento demografico (+0,2%), sebbene meno incisivo degli altri anni. In totale, al 31 dicembre 2024 Lugano conta 68’507 abitanti. Al netto dell’incremento degli “universitari”, è evidente «un sempre più presente invecchiamento della popolazione». Resta un over 110, aumentano i cittadini con più di 90 anni.

Più arrivi, meno partenze - Rispetto al 2023, il saldo migratorio (arrivi-partenze) diminuisce da +789 a +392. A tal proposito, gli arrivi diminuiscono del 4.5% restando comunque più elevati delle partenze (che aumentano del 2.3%). Sempre più culle vuote sul Ceresio: le nascite sono state 426, i decessi 704, i matrimoni 441 e i divorzi 244. Il saldo naturale (nascite-decessi) diminuisce rispetto all’anno scorso, passando da -252 a -278 unità. Si conferma un’ulteriore riduzione della natalità.

Le nazionalità - Diminuiscono gli svizzeri. Di contro, aumentano gli abitanti rumeni (+7,2%), turchi (+6,6%), spagnoli (+3%). Convivono 141 nazionalità, una in più rispetto al 2023: si tratta della Dominica, Stato insulare dei Caraibi. Gli stabili a registro sono 12’608 con 50’645 unità immobiliari (+0.3% rispetto al 2023). Le abitazioni sono 42’385, con un aumento dello 0.5% rispetto al 2023.

Crescono i disoccupati - I disoccupati iscritti agli Uffici regionali di collocamento (URC) aumentano su base annua del 4.5%, attestandosi a quota 830. La popolazione attiva aumenta di 228 unità, arrivando a un totale di 41’590. Pertanto, il tasso di disoccupazione passa dall’1.92% (2023) al 2% (2024), rimanendo comunque inferiore a quello cantonale (3.1%) e svizzero (2,8%)

Commercio positivo - Un dato, per usare le parole di Foletti, «estremamente positivo», è quello del commercio dove si registra un piccolo aumento. Le attività economiche sono 137 unità in più del 2023. Aumentano in particolare le imprese attive nei settori della cultura (+2.7%), dell’informatica e telecomunicazioni (+1.3%) e del commercio al dettaglio (+1.0%). Incrementano le attività del settore FinTech, «coerentemente con le linee di sviluppo della Città». Diminuiscono più incisivamente le attività dei trasporti e della logistica (-4.6%), delle attività estrattive, energia, acqua e raccolta dei rifiuti (-4.4%).

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