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CHIASSO

L'addio «a malincuore» dell'Annuario di Chiasso e del Mendrisiotto

Chiude i battenti la storica pubblicazione momò, erede dell'Almanacco di vita chiassese: «10 anni intensi pieni di gratificazioni».
Annuario del Mendrisiotto
L'addio «a malincuore» dell'Annuario di Chiasso e del Mendrisiotto
Chiude i battenti la storica pubblicazione momò, erede dell'Almanacco di vita chiassese: «10 anni intensi pieni di gratificazioni».
CHIASSO - Dopo 10 anni si fermano, e definitivamente, le rotative dell'Annuario di Chiasso e del Mendrisiotto: «Abbiamo cercato qualcuno che potesse raccogliere il testimone ma, purtroppo, non abbiamo trovato nessuno... non è un lavoro con il quale...

CHIASSO - Dopo 10 anni si fermano, e definitivamente, le rotative dell'Annuario di Chiasso e del Mendrisiotto: «Abbiamo cercato qualcuno che potesse raccogliere il testimone ma, purtroppo, non abbiamo trovato nessuno... non è un lavoro con il quale si diventa ricchi», racconta a tio.ch Tiziana Grignola che con Massimo Romano e Apice edizioni Sagl nel 2013 aveva riportato a nuova vita (editoriale) lo storico Almanacco di vita chiassese.

Un addio, quello all'Annuario, «a malincuore» che - spiega Grignola - è in più di un modo figlio del presente attuale: «Il Covid di sicuro ci ha dato una bella stangatina, abbiamo perso molti dei nostri abbonati. In generale, va detto, non siamo proprio una lettura per adolescenti...Ma non è tanto per il calo di lettori quanto piuttosto il rendersi conto del declino di un tipo di pubblicazione come la nostra, con le costanti difficoltà a far quadrare i conti e anche il fatto che sia io, sia Massimo (Romano, ndr.) siamo ormai prossimi alla pensione».

«Lo dico a malincuore, perché sono una tipografa, ma ormai è chiaro che i giovani oggi hanno una visione dei media che non è più legata alla carta stampata, una cosa come l'Annuario forse potrebbe funzionare in versione online, chi lo sa...».

«In conclusione sono stati 10 anni intensi e impegnativi, ripagati però da tante gratificazioni soprattutto morali e con la consapevolezza di aver offerto un prodotto apprezzato che, in ogni caso, resterà nel tempo a testimoniare le vicende locali di questi anni», conclude Apice edizioni in una nota.

Per gli affezionati, confermano gli editori, «alcuni numeri arretrati sono ancora a disposizione scrivendo a info@apiceedizioni.ch o al numero +41 091 6823079»

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