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Il ticinese Matteo Antonini eletto nuovo presidente di syndicom

La prima dichiarazione: «Siamo il sindacato del servizio pubblico e determiniamo le condizioni di lavoro di migliaia di dipendenti»
TiPress
Fonte ats
Il ticinese Matteo Antonini eletto nuovo presidente di syndicom
La prima dichiarazione: «Siamo il sindacato del servizio pubblico e determiniamo le condizioni di lavoro di migliaia di dipendenti»
LUGANO - Il ticinese Matteo Antonini, responsabile del settore Logistica, è il nuovo presidente di syndicom. L'assembla dei delegati lo ha eletto oggi per succedere al dimissionario Daniel Münger. «Matteo Antonini vanta oltre 15 an...

LUGANO - Il ticinese Matteo Antonini, responsabile del settore Logistica, è il nuovo presidente di syndicom. L'assembla dei delegati lo ha eletto oggi per succedere al dimissionario Daniel Münger.

«Matteo Antonini vanta oltre 15 anni di esperienza sindacale in diverse regioni, sindacati e attività. Negli ultimi anni, in qualità di responsabile del settore Logistica di syndicom, si è battuto con successo per migliorare le condizioni di lavoro in un settore molto stressato. Antonini è convinto che i sindacati possano apportare cambiamenti positivi nel mondo del lavoro attraverso i contratti collettivi e il loro monitoraggio pratico», precisa un comunicato.

«Siamo il sindacato del servizio pubblico e determiniamo le condizioni di lavoro di decine di migliaia di dipendenti. Questo è possibile solo grazie all'impegno dei nostri 30'000 affiliati e dei nostri 140 dipendenti. Oggi vorrei esprimere la mia gratitudine per tutto ciò. Mi auguro molti anni durante i quali potremo fissare insieme importanti tendenze nell'interesse delle nostre affiliate e dei nostri affiliati in tutta la Svizzera», ha dichiarato Antonini.

Daniel Münger, il presidente uscente, ha lavorato per 20 anni per syndicom e per il suo predecessore, il Sindacato della comunicazione. Durante la sua presidenza sono stati firmati molti nuovi contratti collettivi, tra gli altri nei settori dei corrieri di bicicletta, dei Contact e Call center e delle infrastrutture di rete, alcuni dei quali sono già stati dichiarati di obbligatorietà generale.

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