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Lugano è un “Comune amico dei bambini”

LUGANOLugano è un “Comune amico dei bambini”

05.06.23 - 11:10
Lo dice l'Unicef: il percorso, iniziato nel 2020, ha coinvolto 841 minori e 93 adulti.
Ti-Press
Lugano è un “Comune amico dei bambini”
Lo dice l'Unicef: il percorso, iniziato nel 2020, ha coinvolto 841 minori e 93 adulti.

LUGANO - Lugano ha ottenuto il riconoscimento dell’UNICEF “Comune amico dei bambini”. La certificazione premia i comuni che rendono i diritti dell’infanzia una pratica quotidiana. Il percorso, iniziato nel 2020, ha coinvolto 841 minori e 93 adulti. L’annuncio del riconoscimento è l’occasione per restituire ai partecipanti i risultati raccolti tramite sondaggi, workshop e animazioni. La cerimonia di consegna avverrà a ottobre.

«Dopo una prima fase di valutazione dei servizi - ha sapere il Municipio - nella quale Lugano ha ottenuto un ottimo punteggio, totalizzando il 70% degli indici considerati dall’UNICEF a tutela dell’infanzia - la seconda fase è stata caratterizzata dal coinvolgimento e dall’ascolto di bambini, adolescenti, giovani e genitori con figli nella prima infanzia». Dai risultati della loro partecipazione, la Città ha redatto un piano d’azione con misure specifiche per rispondere a proposte e criticità, ma anche per valorizzare l’importante lavoro che viene svolto quotidianamente dall’amministrazione comunale.

I risultati della fase partecipativa
Nel solco del principio di partecipazione promosso dalla Convenzione dei diritti del fanciullo, tra il 2021 e il 2022 la Città ha interpellato bambini, adolescenti e giovani durante i laboratori della colonia estiva ViviLugano e tramite il sondaggio online “È il momento di dire la tua” per raccogliere la loro opinione. A nome dei più piccoli sono stati invece ascoltati i genitori in diversi momenti di scambio. Dei 934 partecipanti, 841 erano minori e 93 adulti.

Le preoccupazioni emerse dai genitori dei bambini più piccoli riguardano per lo più «l’esigenza di conciliabilità della vita familiare con quella professionale, il traffico, la richiesta di un maggior coinvolgimento nelle politiche familiari comunali e il problema dell’alloggio. Il rientro al lavoro dopo la nascita di un figlio non è semplice: i genitori devono riorganizzare i loro impegni, ma anche trovare soluzioni di accudimento dei figli adatti alle loro esigenze».

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