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CANTONEFrontalieri e telelavoro: «Berna agisca per trovare un accordo con l'Italia»

09.01.23 - 11:38
Associazioni e sindacati ticinesi hanno scritto una missiva alle autorità federali
TiPress
Frontalieri e telelavoro: «Berna agisca per trovare un accordo con l'Italia»
Associazioni e sindacati ticinesi hanno scritto una missiva alle autorità federali

BELLINZONA - Con l'arrivo della pandemia e tutto ciò che ne è conseguito, tra cui il telelavoro, la Confederazione aveva concesso ai lavoratori frontalieri di poter lavorare a tempo pieno da casa, senza che loro o le aziende debbano sottostare a particolari imposizioni.

A partire dal primo febbraio di quest'anno, però, la concessione iscritta in un accordo amichevole con l'Italia - e che è scaduta - non è stata rinnovata. I titolari di permesso G saranno quindi nuovamente sottoposti alla tassazione svizzera soltanto se il telelavoro è inferiore a un quarto delle ore totali d'impiego. Oltre il 25 per cento, subentrano le aliquote italiane. 

Dal Ticino, però, le cose si muovono. In una lettera aperta, alcune associazioni e sindacati hanno chiesto a Berna di intervenire «senza indugio presso le autorità italiane al fine di concordare un regime, anche transitorio, che permetta la continuazione del telelavoro parziale oltre il 31 gennaio 2023».

Stupore per l'incertezza creatasi
Ad aver firmato AITI, la Camera di Commercio (CC-Ti), e i sindacati OCST e Unia, secondo cui l'accordo amichevole e l'applicazione flessibile della soglia del 25% per l'assoggettamento alle assicurazioni sociali «hanno introdotto regimi straordinari che hanno aiutato la nostra regione, e non solo, ad affrontare la difficile crisi sanitaria evitando al contempo effetti giuridici indesiderati, anche se le persone hanno di fatto lavorato in modo continuativo in Italia».

Oltre a ciò, il telelavoro «ha contribuito a ridurre, almeno parzialmente, il traffico e il relativo carico ambientale. Ed è potenzialmente un utile strumento anche nell’ottica del risparmio energetico».

Visti tali benefici, associazioni e sindacati hanno espresso «stupore» per la decisione di porre fine «con un solo mese di preavviso e senza soluzione transitoria» a questa situazione. Un'interruzione che «crea incertezza e che aziende e dipendenti vorrebbero evitare. Anche perché in materia di assicurazioni sociali, il regime speciale Covid è stato per contro già prorogato fino al 30 giugno 2023. Abbiamo quindi una chiara discrepanza tra i regimi fiscali e assicurativi, in relazione alla medesima persona e al medesimo lavoro».

«Riteniamo importante che le autorità svizzere e italiane trovino celermente una regolamentazione più adeguata alla situazione», si può leggere infine nella lettera, «introducendo delle soglie di telelavoro durevoli anche in ambito fiscale, idealmente parificandole a quelle assicurative». Secondo i firmatari, «questo potrebbe essere fatto tramite un accordo amichevole, in modo da non dover prevedere le lungaggini procedurali che contraddistinguono gli accordi internazionali».

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COMMENTI
 
Brissago 11 mesi fa su tio
Spero solo che un giorno si fermano tutti i 75.000 frontalieri per 2 settimane di fila senza più venire a lavorare! Inclusi i 5.000 che lavorano in ambito sanitario! Dopo voglio vedere come piangiamo tutti nessuno escluso @ neanche i leoni da tastiera che hanno buttato mxexrxdxaxxx qui sotto!
Diablo 11 mesi fa su tio
senza offesa ma parecchi commenti non sono contro i frontalieri bensi sottolineano una situazione paradossale e ridicola..da una parte il modo di lavorare , o meglio il luogo di lavorare , é cambiato....ma a tali cambiamenti corrispondono delle situazioni legislative che devono essere modificate , perche un accordo amichevole non ha nessuna valenza legale tanto per dirne una....si apre poi un altro mondo politico, e qua metto i puntini sulle "i"...non si puo volere la botte piena e la moglie ubriaca...c'é un accordo fiscale da firmare da anni, ripeto anni...e volutamente tale accordo non viene firmato da una parte, stessa cosa la blackline italiana dove la svizzera é da anni che é inserita.....chiediti come mai nel giorno in cui Svizzera/Francia hanno trovato un accordo (e firmato) sull aumento del telelavoro al 40%, Svizzera/Italia hanno annullato l'accordo amichevole....si firmi quanto in ballo da anni, e tranquillamente la percentuale del telelavoro Svizzera / Italia verrá aumentata a + del 25%. Qua non c'é nulla contro le persone contro i frontalieri gran lavoratori ed importanti...ma ci sono dimaniche politiche ed economiche tra gli Stati...che probabilmente ai piani alti a qualcuno hanno rotto le scatole .
Se7en 11 mesi fa su tio
… qui l’unico leone sei te e qualche altro tuo compare, che vede e interpreta le cose a proprio piacimento. Personalmente stimo quei frontalieri che lavorano nell’edilizia, sulle strade e nel sanitario, ma per tutti gli altri che lavorano nel terziario dove ad una persona indigena, chiedono le lingue straniere parlate e scritte fluentemente e poi vanno ad assumere persone che oltre all’italiano, parlano a loro dire, inglese, che nella stragrande maggioranza è pure strampalato e vengono assunti. Mi riferisco a tutti coloro che vengono dall’estero e aprono ditte nel nostro Cantone e poi assumono solo e unicamente loro connazionali etc etc, per queste persone la mia considerazione è pari a zero. Sono finiti quei tempi dove si diceva che il frontaliere faceva i lavori che il ticinese non voleva fare,.. oggi carissimo, li trovi ovunque, non solo nel primario è secondario, ma 60’000 su quasi 90’000 sono nel terziario. Genius
Se7en 11 mesi fa su tio
…esattamente 👍
Bandito976 11 mesi fa su tio
3 corsie in autostrada tra Chiasso e Lugano non bastano. Io propongo una quarta per direzione.
Se7en 11 mesi fa su tio
…. Abbondiamo facciamo cinque e non se ne parla più .. 🤣
pag 11 mesi fa su tio
io propongo che obblighino i ticinesi a lavorare!!! ah no, nn sono abituati porelli, loro si lamentano e basta... terzo mondo...
Diablo 11 mesi fa su tio
io cementificherei in lago cosi ne abbiamo anche 12 di corsie ;)
Se7en 11 mesi fa su tio
🤣🤣🤣
gruzi 11 mesi fa su tio
Le associazioni Cc-Ti, Aiti, Ocst e Unia sono vergognose. Difendessero così i lavoratori ticinesi del privato, avremmo meno disoccupati e persone in assistenza. Andassero a fanc....
M70 11 mesi fa su tio
ma possibile che esistono solo i frontalieri ? ma i problemi degli CH ? sindacati e company fate pena..pensate ai lavoratori indigeni prima!
Blackad 11 mesi fa su tio
Beh dai, il tasso di disoccupazione in Ticino è del 2.4%.. senza i frontalieri avremmo un problema enorme.
Se7en 11 mesi fa su tio
… hai ragione 👍… i sindacati per i lavoratori indigeni hanno sempre fatto così 🫣 … per i frontalieri hanno sempre fatto così 🤬 pretese, pugni sui tavoli e tanto altro…!
Se7en 11 mesi fa su tio
…. Si certo, aspettate l’accordo amichevole con l’Italia, allora siamo a posto,… la storia non vi ha insegnato proprio niente. Troppa gente che crede ancora a Gesù bambino… non ci sono più le restrizioni quindi che accordi volete? Se volete davvero ridurre l’inquinamento e vari risparmi, fate qualcosa per impedire un numero considerevole di rilascio quotidiano di permessi G,….! Genius
Diablo 11 mesi fa su tio
Non si possono concedere speciali regimi fiscali, quando dall altra parte non si ha desiderio di firmare l'Accordo che gira da anni ....pertanto...giusto cosi al momento.....dopo non mi stupisce che alcuni sindacati ed associazioni abbiamo chiesto quanto...peró occhio al rovescio della medaglia perche al mondo ci sono bravi lavoratori pagati per meno...quando qualcuno verrá lasciato a casa perche si lavora da altri continenti a costi minori...gli stessi associati e sindacati non piangano
Diablo 11 mesi fa su tio
PS...la domanda é, come mai nel giorno in cui Svizzera / Francia hanno trovato un intesa sul telelavoro al 40%, Svizzera / Italia hanno disdetto l'accordo amichevole ?
Gianca_Zurzi 11 mesi fa su tio
il covid non c'è piu' :-) . O meglio, non è piu' contemplato dalle istituzioni svizzere
Boss 11 mesi fa su tio
a lavorare in Svizzera ! già con il cambio ci guadagnano
pag 11 mesi fa su tio
E QUINDI? ALTRI COMMENTI FUORI LUOGO NE ABBIAMO? MAMMA CHE IGNORANZA
Ala 11 mesi fa su tio
Non ci sono più motivi per mantenere un regime di telelavoro.....
pag 11 mesi fa su tio
CI SONO PERCHE' I LAVORATORI LO RICHIEDONO ALLE AZIENDE TICINESI , QUINDI SE CONCESSO SIA INDIGENI CHE FRONTALIERI NE HANNO DIRITTO.. MA QUI COMMENTA SOLO GENTE CHE EVIDENTEMENTE NN FA UNA MAZZA DALLA MATTINA ALLA SERA
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