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Giorni bollenti, anche in Riviera: guarda il video

BIASCAGiorni bollenti, anche in Riviera: guarda il video

12.07.22 - 19:06
Temperature alte in arrivo. Nella località più calda del Ticino ci si prepara all'ondata. Sindaco compreso.
Foto di Davide Giordano
Giorni bollenti, anche in Riviera: guarda il video
Temperature alte in arrivo. Nella località più calda del Ticino ci si prepara all'ondata. Sindaco compreso.
Il meteorologo Luca Panziera: «Di giorno nelle valli c'è meno aria da scaldare rispetto alla pianura. E anche le rocce circostanti hanno il loro peso. Allerta canicola in vista. E non sappiamo fino a quando».

BIASCA - Giorni bollenti in arrivo. L'allerta canicola dovrebbe scattare da giovedì in tutta la Svizzera italiana. «Probabilmente non sarà un caldo estremo. Ma non sappiamo quanto durerà. Non vediamo una fine al momento», evidenzia Luca Panziera, meteorologo di Meteo Svizzera. Intanto a Biasca, recentemente registrata come la località più calda del Ticino (36,6 gradi a metà giugno), si annaspa. «Abbiamo i pozzi di Santa Petronilla e i nostri monti – ammette il sindaco Loris Galbusera in un video –. Ma è evidente che con questo caldo si presenta un problema per la popolazione». 

«Peggio della Calabria» – Per le vie di Biasca incontriamo Maria, 41enne italiana di Soverato. «In Calabria il caldo è più secco e quindi si sente meno – sostiene –. Qui invece è molto umido». La 22enne Margherita parla di «un'afa assurda, quando esco dall'ufficio». La barista Milena, 38 anni, invece lo dice apertamente: «Si soffre, di notte non si dorme. Sono preoccupata per i 40 gradi che potrebbero esserci nei prossimi giorni». Fabio, 34 anni, vive in Leventina. E a Biasca ci va solo per lavorare. «La differenza rispetto a dove abito io si sente eccome». 

«Chiusi tra le montagne» – Nel 2003 a Grono, in Mesolcina, era stata registrata la temperatura record di 41,5 gradi. Il caldo del villaggio moesano ha fatto discutere anche in seguito. Ora d'attualità c'è il caso di Biasca, che ha una stazione di rilevamento delle temperature solo da cinque anni circa. Come è possibile che in luoghi apparentemente freschi, periferici, di valle, si registrino temperature tanto alte? «Di giorno nelle valli – afferma Panziera – c'è meno aria da scaldare rispetto alla pianura. È normale, visto che si è chiusi tra le montagne. Bisogna specificare che, per lo stesso effetto, anche le temperature minime scendono più facilmente». 

Rocce e vento da nord – Ci sono altre caratteristiche del territorio a fare la differenza. «A Biasca, così come a Grono, constatiamo la presenza di tante rocce che contribuiscono a riscaldare il microclima. Si tratta di una località che risente molto del vento da nord. Quella di Biasca è una delle prime stazioni a reagire e a segnalarci una temperatura alta. Ci immaginiamo che Biasca nei prossimi anni potrebbe superare il record di Grono». 

I giorni che verranno – Per i prossimi giorni Meteo Svizzera parla di afa in crescendo. Con notti tropicali e "appiccicose". «Non sarà insomma solo una questione di temperature – conclude Panziera –. Bensì anche di sensazioni sgradevoli legate all'aumento dell'umidità. Armiamoci di pazienza, insomma».  

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