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LUGANO

In piazza contro lo sgombero dell'ex Macello

L'appello a manifestare circola sui social. E l'UDC ricorda l'iniziativa “Adéss Basta!” per «porre fine a questo circo»
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In piazza contro lo sgombero dell'ex Macello
L'appello a manifestare circola sui social. E l'UDC ricorda l'iniziativa “Adéss Basta!” per «porre fine a questo circo»
LUGANO - Tutta la procedura è scattata ufficialmente lo scorso 18 marzo: allora il Municipio di Lugano aveva deciso di notificare una disdetta formale della convenzione sottoscritta nel 2002 da Città, Cantone e Associazione Alba. In sos...

LUGANO - Tutta la procedura è scattata ufficialmente lo scorso 18 marzo: allora il Municipio di Lugano aveva deciso di notificare una disdetta formale della convenzione sottoscritta nel 2002 da Città, Cantone e Associazione Alba. In sostanza: le autorità avevano dato all'autogestione venti giorni di tempo per lasciare il comparto dell'ex Macello.

Nel frattempo i tempi si sono allungati, con ulteriori dieci giorni. E lo scorso venerdì un ultimo richiamo è stato consegnato brevi manu agli autogestiti, come riferito da laRegione. Un richiamo contro il quale può essere fatto ricorso entro trenta giorni. Stavolta - secondo le autorità - il mancato rispetto dell'ordine di lasciare gli spazi sfocerà in uno sgombero forzato.

Ecco quindi che ora sui social circola un invito a scendere in piazza «contro lo sgombero a difesa degli spazi liberati e autogestiti». L'appuntamento è fissato per sabato 29 maggio alle 15 in Piazza della Riforma.

L'UDC: «Adesso basta!» - A seguito dell'appello a manifestare, prende posizione la sezione luganese dell'UDC, che parla di «ennesima» occupazione abusiva della pubblica piazza. «L'ennesima manifestazione che finirà inesorabilmente con atti di vandalismo su proprietà pubbliche e private o peggio di violenza verso chi è chiamato a far rispettare l'ordine pubblico».

E il partito ricorda l'iniziativa popolare comunale denominata “Adéss Basta! No a un'autogestione al di sopra dell legge”, con cui intende porre fine «a questo circo una volta per tutte e per permettere ai cittadini luganesi di esprimersi democraticamente sul tema». Tale iniziativa, sottolinea ancora l'UDC luganese, «non chiude la porta a esperienze culturali e giovanili alternative, anzi le sostiene, ma sempre nel rispetto della legge e dell'ordine pubblico».

Secondo il partito si «sapeva fin dall'inizio che passate le elezioni non si sarebbe più mosso nulla o peggio avrebbero trovato loro una sistemazione alternativa sempre a Lugano». Pare, a dire dell'UDC cittadina, che il Municipio abbia sul tavolo proposte per sedi ubicate sempre sul territorio luganese. «Per l'UDC e buona parte della cittadinanza ciò è assolutamente fuori discussione» si legge nella nota.

 
 
 
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