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CANTONEUno spoglio «strano», in cui però «tutto funziona bene»

19.04.21 - 00:37
Il cancelliere dello Stato, Arnoldo Coduri, è soddisfatto del funzionamento della macchina organizzativa.
TiPress
Uno spoglio «strano», in cui però «tutto funziona bene»
Il cancelliere dello Stato, Arnoldo Coduri, è soddisfatto del funzionamento della macchina organizzativa.
Anche se questa volta «manca un po' l'aspetto sociale». Il personale? «Tutti negativi al test rapido».

BELLINZONA - Di uno svolgimento "in piena pandemia" forse non si può parlare. Così sarebbe stato se le elezioni comunali si fossero tenute nel 2020. Qualcosa, da allora, lo abbiamo imparato. Ma di certo la giornata di oggi verrà ricordata per essere stata condizionata dalle norme pensate per evitare il rischio di contagio da coronavirus. Eppure, la macchina organizzativa funziona. Ce lo ha confermato il cancelliere dello Stato, Arnoldo Coduri, poco prima delle 18, quando i primi che si sono occupati dello spoglio hanno lasciato posto a quelli del secondo turno.

«Tutto sta procedendo bene. Le primissime schede, da Minusio, hanno raggiunto il Palasport già qualche minuto prima di mezzogiorno. Le ultime le abbiamo ricevute alle 16.15». Il cancellerie loda i Comuni, che «sono stati molto veloci, malgrado abbiano anche loro dovuto rispettare le disposizioni». Un aspetto positivo, che ha permesso a Bellinzona di «partire subito sulle tre linee (che solitamente sono cinque, ridotte dal necessario distanziamento) e di occupare sin da subito tutti i collaboratori». 

Personale che si è ritrovato a dover affrontare novità importanti rispetto al passato. Già a partire dall'entrata in materia. «Sono stati sottoposti a tampone rapido - precisa Coduri - e sono tutti risultati negativi. Nell'entrata in servizio si sono trovati le linee ridotte e girate di 180 gradi rispetto al solito. Con una separazione fisica tra la manipolazione manuale (apertura e controllo visivo) e quella tecnica (scansione delle schede e lettura dei risultati)». Le due operazioni, infatti, «si tengono in due stabili, annessi ma separati. Questo crea qualche problema a livello di logistico, perché le cassette si spostano tra questi due spazi». 

Eppure, tutto procede secondo tabella di marcia. O quasi. Nel cambio di turno delle 18, tra disinfestazione degli spazi e formazione, si è persa quasi un'ora. E alle 21 mancavano ancora all'appello 40 comuni. Ma «confido che oggi finiremo i piccoli e medi comuni» aveva dichiarato Coduri alla Rsi. Così (per un pelo) non è esattamente stato. Lo spoglio si è protratto fino a mezzanotte e i lavori riprenderanno domani mattina. Solo allora si potranno conoscere i risultati dei Municipi di Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio. Oltre ai 15 comuni che non sono stati portati a termine oggi.

Un momento rimandato di un anno ma atteso, che il cancelliere dello Stato vive in prima linea: «È tutto un po' strano - conclude -. Perché tra mascherina e plexiglas, il socializzare che c’era normalmente ai tavoli dove vengono aperte e controllate le schede stavolta è impossibile. Prima cerano quattro o persone insieme, ora sono due e separate dal divisore. Viene un po’ a mancare l’aspetto sociale. Ma speriamo sia solo per questa volta». 

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