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CANTONEIn aumento il “bottino” dei pescatori dilettanti

22.12.20 - 10:14
Ecco la statistica per la stagione di pesca 2019
Archivio Tipress
In aumento il “bottino” dei pescatori dilettanti
Ecco la statistica per la stagione di pesca 2019

BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio (DT) comunica che nel 2019 sono state rilasciate 3'933 patenti annuali per la pratica della pesca dilettantistica in Ticino (-3% rispetto alla media sul triennio 2016-2018). A queste vanno aggiunti 1'464 permessi gratuiti annuali per ragazzi di età inferiore ai 14 anni (+11% rispetto alla media sul triennio precedente), pure assoggettati alla compilazione della statistica di pesca. I libretti con i dati statistici sono rientrati nella misura del 94,1%, una quota relativamente stabile rispetto agli anni precedenti.

Oltre alle patenti annuali sono state emesse 1'816 patenti turistiche di breve durata (validità di 2 o 7 giorni consecutivi, +14%) e 143 permessi gratuiti di breve durata per ragazzi. La percentuale di libretti ritornati per la categoria turistica permane alquanto modesta (45%), i dati raccolti risultano pertanto meno significativi.

Di seguito sono presentati in forma riassuntiva i dati relativi alle catture effettuate con le patenti annuali.

Lago Verbano

Il pescato dilettantistico del Verbano nel 2019 si è attestato a 5'175 kg, superiore del 24% rispetto alla media del triennio precedente (anni 2016-2018). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori dilettanti non è che parzialmente responsabile di questo aumento, in quanto le ore effettuate si situa a livelli paragonabili degli anni precedenti, ossia tra le 24'000 e le 26'000 ore. La specie che ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale è il luccio (1'688 kg nel 2019, +94% rispetto al triennio precedente), seguono agone (801 kg, +26%), pesce persico (800 kg, +12%), i coregonidi (555kg, -39%) e le trote (520 kg, +39%). Sul fronte delle specie esotiche a carattere invasivo, le catture di siluro e di acerina risultano ancora sporadiche e largamente minoritarie se rapportate al pescato complessivo, con 59 kg per il siluro e 6 kg per l’acerina.

Il pescato professionale del lago Verbano nel 2019 si è attestato a 37'182 kg, in calo del 9% rispetto alla media del triennio precedente. Anche lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori con reti è leggermente calato (-5% nelle giornate di pesca), a parziale sostegno di quanto riscontrato nel pescato complessivo. Come di consueto, la specie che ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale è l’agone (15'444 kg nel 2019, -16%), cattura accessoria nella pesca ai coregonidi e sul quale vige tutt’ora il divieto di commercializzazione da parte del Laboratorio cantonale a causa dei livelli di microinquinanti misurati su questa specie. Seguono il pesce bianco con 10'004 kg (+54%), nel quale una parte considerevole è rappresentata dal gardon (5'951 kg, +56%). Troviamo quindi i coregonidi con 6'591 kg (-37%) e il pesce persico con 1'757 kg (+6%). Le catture di siluro e di acerina risultano ancora relativamente contenute, seppur meno rare di quanto riscontrato presso i pescatori dilettanti, con 528 kg (+23%) di siluro e 41 kg (-13%) di acerina.  

Lago Ceresio

Il pescato dilettantistico del Ceresio nel 2019 si è attestato a 13'324 kg, superiore del 27% rispetto alla media del triennio precedente (anni 2016-2018). Lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori dilettanti accompagna e sostiene questi risultati particolarmente alti, con le ore di pesca effettuate che si situano a 56'580 (+25%). La specie che ha fatto registrare il maggior prelievo dal punto di vista ponderale è il pesce persico (5'893 kg nel 2019, -6% rispetto al triennio precedente), seguono lucioperca (4'097 kg, +187%) e le carpe (1'229 kg, +133%). Sul fronte delle specie esotiche a carattere invasivo, le catture di siluro risultano ancora sporadiche e largamente minoritarie se rapportate al pescato complessivo: 22 kg nel 2019. L’acerina risulta ancora del tutto assente dal pescato dilettantistico del Ceresio.

Il pescato professionale del lago Ceresio nel 2019 si è attestato a 20'792 kg, in calo del 10% rispetto alla media del triennio precedente 2016-2018. Anche lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori con reti è leggermente calato (-6% nelle giornate di pesca rispetto al triennio precedente), a parziale sostegno di quanto riscontrato nel pescato complessivo. Come di consueto, la parte più cospicua delle catture dal punto di vista ponderale è sostenuta dal Pesce bianco (7'810 kg, -29%), al cui interno il gardon rappresenta la frazione più importante (6'077 kg, -39%). Seguono in ordine decrescente il lucioperca (4'642 kg, +59%), il pesce persico (3'604 kg, -0.1%), i coregonidi (1'401 kg, -22%) e la tinca (1'055 kg, +9%). Sul fronte delle specie esotiche a carattere invasivo, anche presso i professionisti le catture di siluro risultano ancora molto ridotte, con 19 kg nel 2019. L’acerina risulta ancora del tutto assente dal pescato professionale del Ceresio.  

Corsi d’acqua

Nel 2019 le catture nei corsi d’acqua si sono attestate a 28'356 salmonidi per complessivi 6'557 chilogrammi, il che rappresenta un calo del 9% rispetto al triennio 2016-2018. Lo sforzo di pesca prodigato sui fiumi del nostro Cantone ammonta a 56'012 ore distribuite su 25'011 battute, il che corrisponde a un calo del 9%. Va sottolineato che il triennio di riferimento indicato comprende anche l’annata 2017, che ha fatto segnare valori insolitamente alti e per questo tende ad accentuare il confronto con gli anni seguenti. Il successo di pesca complessivo si è attestato a 0.51 pesci per singola ora di pesca, in sintonia con i valori riscontrati nel triennio 2016-2018, ma con marcate differenze a seconda del comparto.

I dati di dettaglio dei singoli settori indicano dei risultati molto diversificati da un anno all’altro, così come all’interno del comparto stesso in ragione delle differenze altitudinali e di tipologia fluviale: la tendenza degli scorsi anni che vede una progressiva diminuzione della pressione di pesca e delle catture in alcuni settori di bassa quota permane, con un parziale spostamento dei pescatori verso quote più elevate e gli affluenti.

Laghi alpini e bacini vari

Le catture nei vari bacini e laghi alpini del Cantone sono risultate pari a 31'375 salmonidi (+21% rispetto al triennio 2016-2018), per un peso complessivo stimato di 6'406 chilogrammi (+20%). Lo sforzo di pesca complessivo in questi ambienti si è attestato a 72'108 ore, in aumento dell’1.5% rispetto al triennio precedente.

Gli 83 bacini idroelettrici e laghetti alpini situati al di sopra dei 1'200 metri d’altitudine hanno totalizzato 24’511 catture, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti (+33%). Anche il peso stimato complessivo delle catture è aumentato in modo significativo (+30%). Tale risultato non è da attribuire a una maggiore intensità nel prelievo in quanto le ore di pesca effettuate risultano sostanzialmente stabili (+3%), bensì a una maggiore disponibilità di pesce nei laghi in quota.

Nei restanti 10 bacini e laghetti situati al di sotto dei 1'200 metri di quota, il prelievo si è attestato a 6'864 catture (-9% rispetto al triennio precedente) per un peso stimato di 1'724 kg (+0.4%). Anche lo sforzo di pesca prodigato dai pescatori in questi ambienti è risultato in calo, seppur in modo meno marcato rispetto alle catture numeriche (-3%). La discordanza tra il calo nel numero di catture e la sostanziale stabilità del loro peso complessivo è da ricondurre alla dimensione media dei pesci, considerevolmente più elevata nell’ultimo anno rispetto ai precedenti. Tale fenomeno era già stato osservato sui dati dell’anno 2018, anche se in misura meno flagrante. 

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