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La nuova Foce è un deserto

LUGANOLa nuova Foce è un deserto

19.07.20 - 10:08
Agenti di sicurezza e controlli ferrei, zero alcolici, e solo una manciata di visitatori (delusi). Ecco come è andata
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La Foce ieri sera
La Foce ieri sera
La nuova Foce è un deserto
Agenti di sicurezza e controlli ferrei, zero alcolici, e solo una manciata di visitatori (delusi). Ecco come è andata
Bilancio del primo weekend "a numero chiuso" allo sbocco del Cassarate. Cosa ha funzionato, e cosa no

LUGANO - Controlli ferrei, prenotazioni obbligatorie. Transenne e securini da grande evento. Solo che il grande evento non c'è stato. Nel primo weekend a "numero chiuso", venerdì 17 e sabato 18 luglio, la Foce di Lugano non ha raggiunto nemmeno il numero minimo. 

Lo raccontano le immagini scattate dai fotografi sul posto (quelli c'erano, e anche le troupe televisive). Immortalano le tante panchine, i tavoli, i volontari: un dispositivo perfetto che sembra amplificare il senso di vuoto. I provvedimenti anti-assembramento adottati dal Comune nell'area allo sbocco del Cassarate - dopo un primo weekend di chiusura - hanno risolto i problemi di littering e ordine pubblico, denunciati dalla Polizia e da diversi residenti dopo il lock-down. Ma sembrano avere anche annullato la presenza umana. 

«Una ventina» in tutto gli avventori nella serata di punta, calcolano i presenti. Il sito PrenotaLugano.ch, allestito dalla Città per gestire gli ingressi all'area (ma non solo: qui una descrizione del progetto), venerdì sera indicava meno di 100 prenotati, sabato pochi di più. Ma quelli che si sono presentati effettivamente, sono stati «molti meno» racconta chi era sul posto. «Quei pochi che entravano se ne andavano subito. C'era un'atmosfera poco divertente». 

La buona notizia è che la "prova tecnica" ha funzionato. All'ingresso dell'area, i controlli sono stati affidati ai volontari del LongLake Festival: pochi click sullo smartphone, un'email di conferma con un codice QR, da mostrare all'ingresso. Anche chi non aveva prenotato prima, ha potuto svolgere la procedura in loco. Un'agenzia di sicurezza ha garantito il rispetto di regole e orari: bagnanti tardivi, turisti e giovani muniti di alcolici sono stati informati a dovere. 

Ma proprio l'alcol è stato il punto dolente, come sempre. Quando ce n'è troppo, e quando non ce n'è. Vietato portarne da fuori, niente mescita all'interno dell'area dopo le 19.30. Alle 22.00 i pochi visitatori hanno visto chiudere anche l'unico food-truck presente nell'area. Il risultato sono le immagini che trovate nella gallery. Le masse del sabato sera - immortalate nelle foto delle scorse settimane - si sono tenute alla larga. Hanno preferito i vicini eventi del Festival LongLake. 

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