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CANTONELa metà dei giovani ticinesi vuole vivere in un altro cantone

23.09.19 - 11:37
Si tratta di una percentuale doppia rispetto ai giovani delle altre regioni linguistiche
Ti Press
La metà dei giovani ticinesi vuole vivere in un altro cantone
Si tratta di una percentuale doppia rispetto ai giovani delle altre regioni linguistiche

BERNA - Quasi la metà dei giovani ticinesi prevede di andare a vivere in un altro cantone nei cinque anni a venire, una percentuale doppia rispetto ai loro coetanei di altre regioni linguistiche. I ragazzi italofoni inoltre si spostano più sovente per un lavoro o uno stage remunerato, stando all'analisi della mobilità dei giovani effettuata nell'ambito delle Inchieste federali fra la gioventù (Inchieste ch-x).

Lo studio - al quale hanno partecipato 40'000 giovani reclutati per il servizio militare e 2'000 ragazze - ha sondato le esperienze e le intenzioni riguardo agli spostamenti a scopo educativo, professionale o culturale in un'altra regione linguistica svizzera o un altro paese. I giovani svizzeri, concludono i ricercatori, dimostrano una grande propensione alla mobilità temporanea e al contempo un attaccamento alla loro regione.

Oltre la metà dei giovani ritiene che la padronanza delle lingue e l'aver fatto esperienze lontani da casa rappresentino un vantaggio nel mondo del lavoro. Il 25% degli intervistati ha già effettuato un soggiorno da una a tre settimane in un'altra regione linguistica o all'estero, il 14% un viaggio di durata superiore e quasi un terzo (30%) ha intenzione di partire nei tre anni successivi all'inchiesta. Si tratta nella maggior parte dei casi di soggiorni linguistici e fra i ticinesi la destinazione più in voga è la Germania (43% contro 18% Gran Bretagna, 10% Italia e 9% Francia). I ragazzi italofoni inoltre partono più spesso dei loro coetanei per trovare un lavoro o uno stage remunerato.

Per quanto riguarda un eventuale cambiamento di domicilio per ragioni professionali, la maggioranza considera improbabile un trasloco all'estero, e ancora meno in un'altra regione linguistica svizzera. I ticinesi rappresentano un'eccezione: ben il 47% ritiene prevedibile di doversi stabilire in un altro cantone. In generale - affermano gli autori dello studio - i ragazzi italofoni sono più disposti a trasferirsi in un'altra regione linguistica, sia per un lavoro migliore o per ragioni affettive. "Le dimensioni della regione, la diversità del mercato del lavoro, il numero di istituti di istruzione superiore sono più limitati in Ticino e sono fattori che spiegano questa tendenza".

Più in generale, fra i fattori che influenzano la propensione alla mobilità dei ragazzi i ricercatori citano in particolare la situazione socioeconomica. Una buona situazione economica e genitori con un livello di formazione terziaria o che hanno studiato o lavorato all'estero favoriscono gli spostamenti. Se i soggiorni lontani da casa sono un atout sul mercato del lavoro, "queste differenze rivelano una tendenza alla riproduzione delle diseguaglianze sociali", precisa l'inchiesta. Inoltre la propensione alla mobilità aumenta con il livello di formazione: i ragazzi con un apprendistato sono meno disposti a spostarsi, mentre chi ha una maturità o un livello terziario è più mobile.

A livello politico i ricercatori auspicano programmi di accessibilità alla mobilità temporanea che invoglino i giovani ad intraprendere esperienze lontani da casa con il doppio scopo di favorire la comprensione e la coesione nazionale e facilitare l'acquisizione di competenze e di maggiore autonomia. Gli autori dello studio suggeriscono quindi una generalizzazione dei soggiorni di corta durata per chi segue una formazioni di livello secondario II (apprendistato, scuole professionali, licei ecc.) in modo da coinvolgere il maggior numero di giovani di ambo i sessi, indipendentemente dalla loro nazionalità o dalla situazione economica.

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COMMENTI
 

marco17 4 anni fa su tio
Anch'io scapperei da un Cantone in mano alla cricca leghista.

marco17 4 anni fa su tio
E allora? "Emigrare" in un altro cantone non è la fine del mondo! Più che di emigrazione parlerei in questo caso di pendolarismo. Si può benissimo lavorare a Zuirigo, Berna, Lucerna, ecc. e abitare in Ticino.

vulpus 4 anni fa su tio
Ma è anche logico: se pensiamo a tutte le università e scuole superiori che abbiamo creato in Ticino e che sfornano centinaia di laureati, non ci sono i corrispondenti posti di lavoro. Poi utile è anche vivere altre esperienze, e per chi rimane in CH l'apprendimento delle lingue è importantissimo , specialmente se fatto nelle altre zone linguistiche. E per gli artigiani, è vero ,purtroppo non trovano posti di lavoro ( e sono tanti, anche se non appaiono tutti nelle statistiche). Ma la causa ,non è tanto la libera circolazione, ma siamo noi quì residenti, che preferiamo far lavorare gli artigiani frontalieri invece dei nostri.

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Sante parole: la libera circolazione non obbliga nessuno ad assumere frontalieri o affidare lavori in casa a ditte estere. I frontalieri non rubano il lavoro a nessuno: accettano i posti di lavoro che vengono loro offerti, come tutti.

Lore62 4 anni fa su tio
Risposta a vulpus
..."che preferiamo far lavorare gli artigiani frontalieri invece dei nostri. "...guarda che si fa lavorare gli artigiani frontalieri semplicemente perché lavorano quasi "GRATIS", quindi scordati che la politica attuale voglia dare un futuro nel nostro Cantone ai NOSTRI giovani...

centauro 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
Finalmente un commento intelligente.

Orso 4 anni fa su tio
Normale. In cantone retrogrado come questo....... torneremo ad allevare mucche. Siamo troppo provinciali schiacciati tra il dinamismo della svizzera tedesca e l’italia. :) diventeremo un oasi illusoria tra coltivazioni di patate e pascolo di animali. Se fossi giovane me ne andrei pure io

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Orso
Mi sembra che il titolo dell'articolo sia fuorviante perché i motivi che spingono i nostri giovani a lasciare il Ticino siano molteplici e non addebitabili unicamente al livello economico.Per molti sicuramente si ma per altri i motivi sono diversi.

Dioneus 4 anni fa su tio
è una situazione ovvia: tra tristezza e povertà, per molti non ci sono alternative. Ma l'importante è fare 4 interrogazioni su un radar posto a norma di legge.

ugobos 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
hai la patente?

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a ugobos
Quello che il nostro soci voleva dire è semplice. Perché se qualcosa fa scalpore, tipo un radar, ci sono 50'000 interrogazioni, la mobilita di tutta la politica e il lancio delle accuse manco fossero le olimpiadi? Malgrado teoricamente e legalmente il fatto sia lindo e legale? Mentre le cose importanti, quelle che cambieranno il futuro del cantone, l'unica carta che vedranno sarà quella del gabinetto nel post pausa di riflessione? Malgrado il radar mi abbia dato non poco fastidio pure io sono d'accordo con lui, i politici trattano solo chiacchiere da bar, così il popolo si immedesima e li vota. Semplice come il pane.

KilBill65 4 anni fa su tio
Mi sono arrivate le votazione Cantonali per votare i prossimi onorevoli che andranno a Palazzo delle Orsoline!!!!…….Continuo a guardare questa busta non so se aprirla e votare…..O prenderla e buttarla nel cestino!!!!…...Cosa mi consigliate in merito?.....

KilBill65 4 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Sono talmente deluso e amareggiato che non so piu' nemmeno io cosa pensare!!!......

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Io ritengo sia sempre importante votare, quindi andrei sul meno peggio :)

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
Votazioni cantonali ?

skorpio 4 anni fa su tio
scusate redazione: immancabilmente quando si parla di giovani aggiungete questa foto qua... sempre la stessa... d'accordo che è un "bel vedere"... ma ogni tanto si può anche cambiare...

mombelli 4 anni fa su tio
Non è una "vera" scelta ... diventa necessità ! Puri nüm !
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